venerdì 2 maggio 2014

Ecco perché un mediocre cantante se la prende con Renzi. Renzi aveva capito che era incapace e lo ha mandato a casa.

Piero Pelù direttore artistico all’Estate Fiorentina prima che Renzi lo cacciasse

ROMA – Piero Pelù direttore artistico all’Estate Fiorentina prima che Renzi lo cacciasse. Il plateale attacco a Renzi di Piero Pelù dal palco delConcerto del 1° maggio non è rimasto impunito. Non che Renzi abbia replicato. L’eco amplificata della polemica è rimbalzata sui social network dove non è passata inosservata la circostanza che fino all’avvento di Renzi sindaco, il cantante dei Litfiba era ancora direttore artistico dell’Estate fiorentina. Nel 2007 il sindaco Domenici lo nominò per 72 mila euro annui al posto che era stato anche di Mauro Pagani (che percepiva la metà).
Ieri Pelù ha definito Matteo Renzi il “boy scout di Licio Gelli”. Nel 2013, invece, usò Facebook per rimproverargli di essere “il sindaco più latitante della storia” mentre gli suggeriva di occuparsi delle buche nelle strade. Oggi non risponde, ieri Renzi duellò scegliendo come arma Twitter:
(Piero Pelù, ndr.) ha fatto il consulente artistico al Comune di Firenze prima che arrivassi io, e abbiamo visto i risultati… L’Estate fiorentina ora funziona, prima non funzionava; lui prendeva i soldi, e chi c’è ora, Riccardo Ventrella, non prende soldi


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