AGGIORNAMENTO - la risposta di Berlusconi - "È surreale attribuirmi sentimenti antitedeschi o una presunta ostilità verso il popolo tedesco, di cui sono amico". E' quanto sottolinea in una nota il leader di Forza Italia spiegando inoltre che "è paradossale che, in Italia e non solo, si siano scagliati contro di me non pochi esponenti della sinistra protagonisti di ambigue difese di Hamas e di Hezbollah". "Mi pare - ha aggiunto - doloroso e spiacevole Che la sinistra europea abbia compiuto l'ennesima speculazione, montando un caso su una mia frase, estrapolata dal contesto di un mio ragionamento sul candidato della sinistra Martin Schulz"
Prima la dura nota di Jean-Claude Juncker, candidato Ppe alla presidenza della Commissione europea, poi il gelido commento di Steffen Feibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel. Dopo l'uscita di sabato sulla presunta 'memoria corta' dei tedeschi, si apre il vuoto attorno a Silvio Berlusconi. L'isolamento di Forza Italia in Europa è totale, ora che Juncker (candidato in Europa anche di Fi) ha chiesto ufficialmente all'ex premier di "scusarsi con tutti i cittadini tedeschi". Nel quartier generale del partito il messaggio (se arriva) non interessa. Come dimostra la durissima risposta di Renato Brunetta: un'accusa a Juncker di essere "prono alla Germania" e - ancora peggio - ai leader tedeschi di "rimuovere la memoria di quel che le pulsioni nazionalistiche ed egemoniche della Germania hanno storicamente sempre causato in Europa: e cioè invasioni, guerre e lutti". Non solo una sottoscrizione delle parole dell'ex Cav, insomma, ma un vero e proprio rilancio.
Portavoce Merkel: "Da Berlusconi parole assurde e non commentabili".Quelle di Silvio Berlusconi sono "affermazioni talmente assurde che il governo tedesco non le commenta". Dopo la nota di Jean-Claude Juncker, a condannare le parole dell'ex premier italiano è il portavoce di Angela Merkel, Steffen Feibert. Rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino, il portavoce della cancelliera ha bollato come "assurde" e "non commentabili" le dichiarazioni di Berlusconi ("Secondo i tedeschi, i campi di concentramento non sono mai esistiti..."). "Con l'Italia abbiamo un rapporto stretto e di amicizia", ha tagliato corto Feibert, nel tentativo di liquidare l'uscita dell'ex Cav.
Appello di Juncker: "Berlusconi si scusi con i sopravvissuti e con tutti i tedeschi". Silvio Berlusconi dovrebbe scusarsi con i sopravvissuti dell'Olocausto e con tutti i tedeschi. Lo ha detto Jean-Claude Juncker, candidato del Partito Popolare Europeo (e quindi anche di Forza Italia) alla presidenza della presidenza della Commissione alle elezioni europee del 2014.
Berlusconi "ritiri immediatamente le sue dichiarazioni" sulla Germania e "si scusi con i sopravvissuti dell'Olocausto e con i cittadini tedeschi". È la dura presa di posizione espressa in una nota dal candidato del Ppe alla presidenza della Commissione europea. "Le parole di Berlusconi - scrive l'ex premier lussemburghese - mi hanno disgustato [...] Su alcune cose non si può scherzare".
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juncker
La risposta di Brunetta: "Juncker prono alla Germania". "Le dichiarazioni di Juncker sono esse sì incresciose, e purtroppo figlie di un triste calcolo elettorale: la paura cioè di perdere i voti della Merkel. Altro che scusarsi con tedeschi ed ebrei. Berlusconi non ha affatto scherzato sull'Olocausto, né accusato a vanvera un popolo che stimiamo e amiamo, ma ha dato voce a un timore serio e realistico dell'opinione pubblica non solo italiana. Oggi i leader tedeschi, al di là delle dichiarazioni di facciata, tendono per la loro personale ambizione, a rimuovere la memoria di quel che le pulsioni nazionalistiche ed egemoniche della Germania hanno storicamente sempre causato in Europa: e cioè invasioni, guerre e lutti". È quanto afferma in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
"L'Unione Europea e la sua unità monetaria erano state volute nei primi anni '90 a Maastricht proprio per evitare che l'unità delle due Germanie facesse rinascere a Berlino ambizioni da superpotenza europea, usando il marco come arma di dominio. Negli ultimi anni la saggezza del grande Kohl - aggiunge -, che sull'esempio di Adenauer aveva fatto sue queste preoccupazioni, è stata devastata dalle mire egemoniche della Merkel e di Schulz. E che l'Europa sia dominata oltre che dalla cancelliera anche da un altro supertedesco (come Schulz) pare davvero troppo. Ora che anche Juncker si dimostra succubo di questa nouvelle vague prona alla Grande Germania, che ha impoverito il sud dell'Europa e ingrassato i conti delle banche tedesche, la posizione di Berlusconi appare più che mai lungimirante e realistica".
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