lunedì 28 aprile 2014

Se dopo Berlusconi ci presentiamo al parlamento europeo con Grillo finirà che ci sputano letteralmente in faccia.

Olocausto, Merkel su Berlusconi: «Non c'è da commentare»

La cancelliera sulla negazione dei lager: «Affermazioni assurde». Juncker infuriato: «Chieda subito scusa».

CENTRO-DESTRA
È tornato a parlare in pubblico. E le sue parole hanno sollevato l'ennesimo polverone.
Quelle di Silvio Berlusconi sono «affermazioni talmente assurde che il governo tedesco non le commenta», è la secca e infastidita risposta del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino. Anche se, ha precisato, «con l'Italia abbiamo un rapporto stretto e di amicizia».
Ma il governo tedesco è solo l'ultimo a (non) commentare la frase incriminata di Silvio Berlusconi, che il 26 aprile, alla presentazione delle liste di Forza Italia per le Europee, aveva detto: «Per i tedeschi i lager non sono mai esistiti».
JUNCKER: «PAROLE NAUSEANTI».  È stata molto più pesante, il 28 aprile, la critica di Jean Claude Juncker, candidato presidente della Commissione Ue per il Ppe, lo schieramento di centro-destra di cui fa parte la stessa Forza Italia di Silvio Berlusconi: «Le dichiarazioni di Berlusconi mi hanno nauseato. Gli chiedo di ritirarle immediatamente e scusarsi con i sopravvissuti dell'Olocausto e con i cittadini della Germania». E, difendendo quanto fatto dai tedeschi negli ultimi anni di crisi, ha aggiunto: «Ci sono cose su cui non si può scherzare. Per chiunque abbia in testa la storia d'Europa, questo è particolarmente vero per il terrore sperimentato durante l'Olocausto che è costato milioni di vite innocenti. Signor Berlusconi, l'Olocausto non è argomento su cui ridere!».
SCHULZ: «CAV SINONIMO DI ODIO». Ancora prima, a pochi minuti dalla dichiarazione che ha fatto il giro dell'Europa, erano stati i socialisti, in particolare quelli tedeschi, a replicare all'ex premier italiano: «Berlusconi è sinonimo di odio, invidia e litigio» ed è «scandaloso» che «queste stupidaggini» siano state dette per vantaggio elettorale, un comportamento che «contraddice quello che l'Italia è: un Paese meraviglioso e con un grande popolo», aveva commentato a caldo Martin Schulz, candidato del Pse, a cui proprio Berlusconi si era rivolto nel suo intervento.
Non ha mancato di farlo notare anche la ministra per la Famiglia del governo di grande coalizione tedesco, la socialista Manuela Schwesig: «Gli attacchi di Berlusconi contro Martin Schulz e tutti i tedeschi sono INDICIBILI!».



FI: «UNICI OPPOSITORI A GERMANIA». Da Forza Italia però non sono arrivate le scuse. Anzi, il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo di Fi alla Camera, ha rincarato la dose, domenica 27 aprile: «Altro che gaffe, Berlusconi diventa l'oppositore ufficiale della Germania di Schulz, di Monti, di Letta, di Renzi».

 
Lunedì, 28 Aprile 2014

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