mercoledì 30 aprile 2014

Uno vale uno. Andate a spiegare grilline privilegiate che siete cittadine come le mamme che non hanno trovato posto nell'asilo.

LA CASTA SI FA ANCHE LA LUDOTECA: REGALINO PER LE MAMME GRILLINE

lombardi-matteoderrico
Piccoli privilegiati crescono. E lo fanno in strutture selezionate e pagate da noi contribuenti. La Camera si dota di uno spazio per i figli delle parlamentari e delle dipendenti. L’iniziativa votata pure dalle deputate Cinque stelle.


Anche da chi, come molti certamente tra voi, fatica a trovare un posto per il figlio alla scuola materna comunale.

Già, è di infanzia che parliamo. Ma non di quella tutta salti mortali, merendine da discount e mamme col part-time. Ma quella tutta Montessori, inglese e musica e un educatore ogni sei bambini. L’infanzia ovattata di chi ha genitori con lavori speciali: deputati e diplomatici, ad esempio.

Partiamo dai primi. A Montecitorio le tante giovani deputate (ce ne sono 84 con meno di 40 anni) sono di ottimo umore. Sta, infatti, per diventare realtà il progetto di aprire una ludoteca all’interno di uno dei Palazzi per eccellenza. Uno spazio che, spiega Marina Sereni (Pd), vicepresidente della Camera, «non sarà una vera e propria ludoteca o un asilo, per il quale sarebbe necessaria una struttura ad hoc con permessi specifici; piuttosto sarà uno spazio di ospitalità per rendere più facile vedere i propri figli a Montecitorio».

Ludoteca o no, le onorevoli mamme e gli onorevoli papà potranno presto recarsi a Montecitorio con il proprio frugoletto e lasciarlo a personale di fiducia mentre loro lavorano in commissione o votano in aula. Qui disegni di legge, a pochi metri disegni a pastello – e non è detto che i secondi siano peggio. È sempre la Sereni, che ha coordinato il gruppo di lavoro, a specificare che la struttura non avrà costi aggiuntivi per la Camera, «se non quelli per gli allestimenti minimi di sicurezza» (quanto, se è lecito?) e sarà «autogestita dagli stessi genitori o da chi da loro indicato». L’idea, pare partita dalla neodeputata e neomamma Valentina Vezzali (Sc) ha raccolto consensi bipartisan, perfino tra i «signor No» del M5S. Le mamme grilline, tra le quali Roberta Lombardi, Mara Mucci e Gessica Rostellato, hanno votato entusiaste, solo un po’ rammaricate per non avere potuto creare «un asilo nido aperto anche ai cittadini della zona». Già, peccato, no? Però intanto i loro figli hanno un locale in cui giocare sotto occhi fidati a pochi metri da mamma o papà; e i figli dei signori nessuno devono affrontare i labirinti della burocrazia, tra domande, Isee e liste d’attesa.

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