martedì 23 dicembre 2014

E già Salvini vota solo la CGIL. Bravi i nostri sindacalisti nullafacenti. Andiamo avanti ad eliminare i distacchi sindacali.

Quirinale, Salvini: “Candidato Pd non lo votiamo”

Pubblicato il 23 dicembre 2014 da Alessandro Genovesi 
Scintille continue tra Matteo Renzi e Matteo Salvini. Una duello che, probabilmente, accompagnerà gli italiani per i mesi a venire. Questa volta oggetto di scontro è stato il Quirinale e l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il leader della Lega Nord, interpellato sulla possibilità di convergere su un nome indicato dal Pd, rimanda al mittente l’eventualità: “No, se si tratta di votare un nome del Pd, se lo votino Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. È  chiedere troppo che sia un presidente non legato ai partiti?”.
Sul punto, il premier aveva attaccato in maniera velenosa il suo omonimo, nel corso dell’intervista al canale radiofonico RTL“Con tutto il rispetto per Franco Baresi… posa il fiasco, metti da parte la bottiglia. Riferito a Salvini, naturalmente”. La personalità “non legata ai partiti”, infatti, per Salvini potrebbe essere il numero 6 ed ex capitano del Milan: “Piuttosto che Prodi voto Franco Baresi come successore di Napolitano”. Chiara ironia. O no?
quirinale salvini

Salvini assieme alla Fiom?

Nel pomeriggio, intanto, il segretario del Carroccio si è fatto vedere davanti ai cancelli della Franco Tosi, storica azienda metalmeccanica di Legnano, per sostenere la lotta dei 300 dipendenti che rischiano il posto di lavoro.
È da tempo che dialogo con la Fiom – spiega Salvini– per il rilancio di una delle più celebri aziende italiane come peraltro sul referendum per abrogare la legge Fornero. Il governo Renzi, come i predecessori, mancano deliberatamente di una seria politica industriale. Mi sembrano legittimi i sospetti dei lavoratori per questi continui rinvii. Il lavoro non può aspettare e neppure la serenità per le famiglie coinvolte. Neppure l’impianto industriale nazionale che mi sembra sempre più evidente voglia essere svenduto. E se con la Fiom dialoghiamo non mi sembra nulla di incredibile. Sui temi come l’occupazione e la politica industriale ben venga chiunque sia di sinistra sia di destra. Le barriere ideologiche cadono laddove è messo a repentaglio il lavoro.”
Il segretario generale della Fiom di Legnano Renato Esmeraldi dichiara: “Siamo pronti a dialogare con chiunque abbia a cuore le sorti della Tosi quindi ben venga Salvini. Siamo indipendenti dalla politica ma alla politica chiediamo di darsi da fare.”

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