I 5 Stelle divisi
sul caso campeggi
Castagneto, dopo l'esposto in Senato gli attivisti locali prendono le distanze dal consigliere comunale Manrico Micheletti: "Non rappresenta il movimento" di Maria Meini
CASTAGNETO. Il “caso campeggi” fa implodere il movimento 5 Stelle di Castagneto. Nel mirino il consigliere comunale grillino Manrico Micheletti,sconfessato dagli attivisti locali. Portavoce della protesta Enrico Usai, esponente dei pentastellati castagnetani dal 2008.
Usai va giù duro: «Micheletti non rappresenta il movimento - dichiara -: quest’ultima uscita che ha coinvolto anche la nostra senatrice Sara Paglini è un’altra panzana del consigliere, che parla a titolo personale. La maggioranza del movimento infatti è distante dalle sue posizioni». Usai sostiene che Micheletti ha di fatto scoraggiato gli attivisti “storici” dei 5 Stelle castagnetani, che non hanno più neanche una sede. E lo accusa di «essersi fatto coinvolgere dalla destra locale».
Il caso, esploso sabato, riguarda il piano di ristrutturazione di due campeggi: Belmare e Continental. In Senato la portavoce dei grillini a Palazzo Madama Sara Paglini è intervenuta chiedendo un’ispezione da parte del ministero delle Politiche agricole e forestali per bloccare l’intervento del Comune di Castagneto che ha definito un autentico scempio ambientale ai danni di un territorio di valore incommensurabile. Paglini ha citato la segnalazione di Micheletti. Immediata la levata di scudi: la sindaca di Castagneto Sandra Scarpellini ha scritto una lettera aperta a Beppe Grillo, in cui definisce un orrore e una vergogna le parole di Paglini, «una senatrice della Repubblica che ha infangato il nome di Castagneto su una menzogna, senza preoccuparsi di verificare l’attendibilità della segnalazione».
Scarpellini ha annunciato querela contro la senatrice e contro il consigliere, accusandolo di non aver mai partecipato all’attività consiliare e di sfuggire il confronto politico, diffondendo menzogne. Micheletti ha confermato le proprie accuse all’amministrazione contro l’intervento urbanistico che definisce uno scempio. Le accuse di Usai rimescolano le carte all’interno del Movimento 5 Stelle locale. «Io faccio parte dei 5 Stelle - dice - dal 2008, e sono iscritto allo start up di Beppe Grillo, mentre Micheletti non c’è. Ho chiesto ai nostri referenti di intervenire contro un atteggiamento del genere, che ha allontanato tanti attivisti dalla vita politica».
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