martedì 23 dicembre 2014

Ecco perché l'Italia muore. Altro che gli immigrati di Salvini. Con tutti i sindacalisti nullafacenti che manteniamo e le poltrone nelle società partecipate che teniamo in piedi come poteva non morire questo paese. Quando proposi nel Consiglio Comunale di mettere nel consiglio d'amministrazione i migliori giovani laureati in ingegneria tutti votarono altro. Il sindaco Barbieri, responsabile della distruzione di Voghera, nei consigli d'amministrazione ci ha messo i meno competenti a svolgere questo ruolo. E ognuno di loro porta a casa centinaia di migliaia di euro.

Società partecipate: su 11mila, 1896 poltronifici senza un addetto

ROMA -  Società partecipate: su 11mila, 1896 poltronifici senza un addetto. Delle 11.024società partecipate da un soggetto pubblicocensite, sono quasi 2 mila, per la precisione 1.896, quelle con zero addetti. Altre 1454 di queste società sono formalmente inattive. Lo rileva l’Istat nel suo report aggiornato al 2012. In pratica, quelle quasi duemila partecipate sono formalmente attive, invece, non per conseguire qualche risultato produttivo, ma si immagina solo per tenere in piedi un consiglio d’amministrazione.
Come si dice, un gigantesco poltronificio, ad uso in prevalenza di politici e parenti dei politici: se poi sommiamo le società non attive a quelle attive ma senza addetti bisogna constatare la presenza ectoplasmatica di 3350 società fantasma a capitale pubblico. In ogni caso il numero complessivo di 11mila società esorbita l’indicazione precedente di 8mila cui ha fatto riferimento nei mesi scorsi il commissario Carlo Cottarelli, già delegato dal Governo al taglio degli sprechi nella pubblica amministrazione.
La differenza si può spiegare almeno in parte proprio con la presenza di società non attive e altre di altre che lo stesso istituto di statistica non è in grado di rilevare se non in modo indiretto (sono 994) o che risultano non classificabili (altre 891). Le partecipate attive sono quindi 7.685 ed assorbono la stragrande maggioranza dei 977.792 addetti totali.
Quelle partecipate da almeno una amministrazione regionale o locale (escluse dunque le strutture in cui è presente solo lo Stato centrale) sono 5.160 [...] Dal punto di vista dell’assetto proprietario si tratta di realtà molto diverse, con una diversa intensità della presenza pubblica: sul totale delle società quelle possedute al 100 per cento sono il 25,6 per cento del totale, quelle con una quota pubblica inferiore al 20 il 27,1. (Luca Cifoni, Il Messaggero)
La ripartizione territoriale con il maggior numero di partecipate è il Nord-ovest, che ne raccoglie il 27,7% (al suo interno la Lombardia ne conta il 16,2%). Seguono, a poco distanza il Nord-est, con il 27,5% delle aziende, il Centro con il 23,8% e, da lontano, il Sud (14,7%). La classifica cambia però se si considerano gli addetti, graduatoria dove vince il Centro (53,4%), grazie al Traino del Lazio (45,3%).

Guardando invece ai settori di attività economica, quello con il maggior numero di imprese attive partecipate da un soggetto pubblico è quello delle Attività professionali, scientifiche e tecniche, con il 13,4 % di imprese e il 2,8% di addetti. Il comparto economico che invece impiega il maggior numero di dipendenti è quello del Trasporto e magazzinaggio, che raccoglie il 37% degli occupati e il 10,3% di imprese.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...