Il rottamatore chiama al Miur un altro fedelissimo
Filippo Bonaccorsi, 43 anni, gestirà il piano per l’edilizia scolastica da un miliardo
Alla corte di Matteo Renzi arriva un altro dei suoi fedelissimi fiorentini. Si tratta di Filippo Bonaccorsi, ex presidente di Ataf (società dei trasporti pubblici di Firenze venduta al gruppo Ferrovie dello Stato) e fratello della deputata Pd Lorenza.
Bonaccorsi, 43 anni, andrà a sedersi al ministero dell’Istruzione da cui gestirà il piano per gli interventi sul patrimonio edilizio scolastico. Un piano partito in estate che tra non poche difficoltà dovrebbe compiersi nel 2015 con uno stanziamento totale di poco più di un miliardo di euro.
Ironia della sorte: i due si sono conosciuti oltre dieci anni fa ad una convention di Vedrò, il “pensatoio” di Enrico Letta
Il nuovo entrato al Miur, che fa così sempre più ombra al ministro Giannini dopo la nomina del viceministro Davide Faraone, è stato il regista della cessione di Ataf al gruppo Ferrovie dello Stato dell’allora amministratore delegato Mauro Moretti, nel regno di Renzi sindaco di Firenze. Un rapporto quello tra Renzi e Moretti per altro torna anche nell’affaire Alta Velocità in Toscana: un neoeletto sindaco di Firenze tuona «un miliardo per un tunnel inutile» (11 novembre 2010), salvo poi firmare l’accordo di nuovo con Moretti per il Tav nel 2011. Insomma, per i maligni un “do ut des” che alla fine ha portato l’ex ad di Ferrovie dritto alla nomina in Finmeccanica.
Dunque Bonaccorsi è un fedelissimo del Presidente del Consiglio. Per dieci mesi a Firenze, con Dario Nardella sindaco, ha fatto anche l’assessore alla mobilità. Dagli autobus di Firenze dunque al coordinamento dell’unità di missione per l’edilizia scolastica dal ministero. Un bel salto.
Per l’ufficialità della nomina manca solo il visto della Corte dei Conti
Per l’ufficialità della nomina manca solo il visto della Corte dei Conti, per uno stipendio lordo di circa 100mila euro lordi, ma già da qualche settimana, come riporta anche Italia Oggi, Bonaccorsi fa il pendolare verso Roma. Come si diceva il ministro Giannini, già poco visibile sui media e con il suo partito, Scelta Civica, che ormai conta sempre meno, perde ancora peso, mentre Renzi si prende il ministero con un altro fedelissimo. Bonaccorsi dovrà così lavorare in tandem anche con un altra unità di missione, quella istitutita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri guidata da Laura Galimberti, coordinatore della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica.
È la filiera corta, anzi cortissima, del potere che il Presidente del Consiglio sta portando a Roma da Firenze. Ironia della sorte? Come scrive il Corriere della Sera, i due si sono conosciuti oltre dieci anni fa ad una convention di Vedrò, il «pensatoio» trasversale inventato da Enrico Letta. I due, scaltri e veloci di pensiero, si piacquero subito. A fare le presentazioni fu Lorenza Bonaccorsi, oggi deputata Pd e sorella dell’avvocato Filippo.
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