Mafia Capitale, Marino rinuncia a scorta: “Usare agenti per la sicurezza”
Pubblicato il 26 dicembre 2014 18:55 | Ultimo aggiornamento: 26 dicembre 2014 19:00
di Redazione Blitz
ROMA – Ignazio Marino ha formalmente rinunciato alla scorta. Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, a quanto si apprende, in una missiva inviata poco prima di Natale in Campidoglio ha informato il primo cittadino della necessità di misure di protezione personale con un servizio previsto di livello quattro, ovvero di tutela su auto non blindata.
Ma Marino, nel rispetto della decisione del prefetto, ha fatto sapere di voler rinunciare alla misura di protezione personale. Il prefetto Pecoraro aveva parlato della possibilità di una scorta per Marino, dopo un incontro con il sindaco in Campidoglio, il 4 dicembre, subito dopo il terremoto innescato a Roma dall’inchiesta sul ‘Mondo di Mezzo’.
“In un momento così complesso dobbiamo garantire la sicurezza del sindaco Marino che va protetto – aveva affermato il prefetto- . Dovrebbe rinunciare a girare con la sua bicicletta, valutiamo la scorta. Ci sono intercettazioni che confermano che un’esposizione del sindaco c’è e va valutata con le altre forze dell’ordine”.
Da parte sua, Marino dopo una settimana aveva già preannunciato in una intervista radiofonica il suo rifiuto: “A Roma abbiamo già un migliaio di persone che vivono sotto scorta, per alcune è essenziale – aveva spiegato -, per altri, soprattutto nella categoria dei politici, è una comodità avere la macchina di Stato. Per questo ho fatto resistenza al fatto di avere una scorta e non l’ho avuta. Se non è proprio necessario io credo che i cittadini non debbano pagare questo costo. E’ meglio che quegli uomini siano utilizzati, ad esempio, per la sicurezza delle nostre periferie”.
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