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ROMA - Il Cdm della vigilia di Natale ha approvato i primi due decreti attuativi del Jobs act, sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e sull'estensione dell'Aspi a 24 mesi (in questo caso con un sì 'salvo intese'), dando il via libera anche al decreto per Taranto e l'Ilva, ai decreti attuativi sul fisco ed al Milleproroghe. Nuove regole per i licenziamenti, con l'indennizzo che per i nuovi contratti sostituirà nella gran parte dei casi il reintegro dell'articolo 18. Ma il reintegro resterà a fronte di una 'condanna' per licenziamento ingiustificato e non potrà essere superato dal datore di lavoro con un super-indennizzo. E' "una rivoluzione copernicana", commenta il premier Matteo Renzi, assumendosi "la responsabilità delle scelte finali" sul Jobs act.

Indennizzi e licenziamenti collettivi.
 Gli indennizzi per i licenziamenti ingiustificati andranno da 4 a massimo 24 mensilità. L'aumento sarà di due mensilità per ogni anno di servizio. Nel decreto attuativo non c'è l'opting out, la possibilità cioè per il datore di lavoro di 'superare' il reintegro con un super-indennizzo. Opzione su cui insisteva Ncd. Non è stato inserito neanche lo scarso rendimento tra i licenziamenti economici. Invece viene "esteso lo stesso regime" dei licenziamenti individuali ai collettivi. Le nuove norme valgono anche per sindacati e partiti, prima esclusi.

Ilva.
 Risanamento e rilancio dell'Ilva attraverso il passaggio all'amministrazione straordinaria entro gennaio e un intervento pubblico a tempo (da 18 a 36 mesi). Trenta milioni di fondi per un centro di ricerca sui tumori, in particolare sui tumori infantili che si realizzerà nell'ospedale di Taranto.
Ottocento milioni per il rilancio del Porto e del territorio "con attenzione ai suoi aspetti culturali", nonché le bonifiche e le opere collegate alla riqualificazione. Un miliardo e "qualche centinaia di milioni a seconda delle stime" per realizzare il Piano ambientale previsto dall'Aia. Il decreto per Taranto prevede così investimenti per oltre 2 miliardi. Per l'Ilva, ha detto Renzi, "avremo la possibilità di utilizzare la Marzano come per Alitalia nel 2008 con risultati spero migliori". Con l'arrivo dell'amministrazione straordinaria all'Ilva ci saranno con ogni probabilità tre commissari.

Fisco.
 Arriva il decreto sulla certezza del diritto, in attuazione della delega fiscale. Tre i pilastri: abuso del diritto delimitato, restyling delle sanzioni e compliance tra imprese e fisco. Si tratta di norme antielusione codificate per la prima volta: la soglia di elusione per rientrare nella fattispecie di reato si alza, ma le sanzioni vengono inasprite. Allo stesso tempo però, ha spiegato Renzi, lo Stato punta a porsi "come consulente e non come nemico" dei contribuenti.

Inps.
 Tito Boeri è stato nominato presidente. Va a sostituire il commissario uscente, Tiziano Treu.

Milleproroghe light. 
Renzi parla di un provvedimento ristretto, con una ventina di proroghe. Tra queste il rinvio di due anni della privatizzazione della Croce Rossa e la proroga per i contratti dei precari delle Province.