Anci, quei 5 milioni di euro in "formazione"
Quante spese per l'associazione dei comuni
L'associazione presieduta da Piero Fassino si lamenta dei tagli imposti dal governo Renzi. Ma di recente ha incassato la maxi cifra per istruire il personale degli enti locali. E non è l'unica spesa fuori norma
L'Anci, l'associazione dei comuni italiani presieduta dal sindaco Piero Fassino, va a congresso sul piede di guerra contro i tagli del governo Renzi che secondo i primi cittadini rischiano di mettere in ginocchio i servizi comunali.
Ma l'associazione, insieme all'Upi, l'Unione delle province che sulla carta sono in via di scioglimento, ha appena incassato dallo Stato centrale cinque milioni di euro per formare il personale degli enti locali e gli amministratori.
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Si chiama Accademia per le Autonomie, presentata come «un'offerta formativa che coinvolgerà migliaia di persone in ogni parte del Paese, avvalendosi delle migliori competenze disponibili nel mondo delle università e delle amministrazioni».
La convenzione tra il ministero dell'Interno, l'Anci e l'Upi è stata firmata al Viminale il 12 dicembre 2013, doveva riguardare il 2014 ma il primo seminario c'è stato solo lo scorso 29 ottobre. Il comitato scientifico comprende i migliori docenti del settore e ogni spesa per lezione sarà pubblicata sul sito alla voce trasparenza.
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Mentre i sindaci devono risparmiare, la loro associazione distribuisce stipendi d’oro. Spesso ad amici di parlamentari che arrivano a oltre 200mila euro di retribuzione. E spende cinque milioni per la formazione
Ma le spese per i corsi veri e propri coprono poco più del 30 per cento dei 4 milioni già stanziati: 1,4 milioni. Il resto se ne va in spese per alberghi, ospitalità e logistica (1,9 milioni di euro) e spese di amministrazione, quasi un milione. Ovvero un altro finanziamento alle strutture centrali di Anci e Upi, come se ce ne fosse bisogno.
La segretaria generale dell'Anci Veronica Nicotra incassa 283mila euro l'anno, ben più del tetto dei 240mila euro introdotto di recente per i manager pubblici. Il suo vice Alessandro Gargani, figlio dell'ex deputato Giuseppe, arriva a 210mila. Tanti dirigenti cenytrali superano quota 100mila euro. A differenza delle città l'Anci non sembra soffrire di austerity.
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