Cinque Stelle: i rimborsi spese, agli assessori fuori sede per recarsi in Comune a Livorno, creano alcuni interrogativi di merito.
Sono nati per abolire i privilegi della casta, e quando sono stati eletti deputati e senatori si sono fatti chiamare cittadini. Ma quando ci sono di mezzo i rimborsi spese, i pentastellati si perdono, perché a nessun loro concittadino, tranne rarissime eccezioni, vengono rimborsate le spese di viaggio per recarsi alla propria sede di lavoro.
03Novembre 2014 – di Massimo Fanucchi
Per i fuori casta, nessun rimborso del biglietto dell’autobus, del pullman o del treno. E quando si muovono con il proprio mezzo, si accollano le spese per la benzina, per l’olio e per tutto ciò che concerne l’usura del mezzo stesso.
Non è più così per gli assessori del Comune di Livorno che abitano fuori sede, Sindaco compreso, perché venerdì 28 ottobre 2014, con deliberazione di Giunta n. 431, hanno deciso, all’unanimità, di farsi rimborsare le spese, non solo per le trasferte correlate all’attività istituzionale, ma anche per andare dalle loro case a Palazzo Civico, andata e ritorno. L’oggetto della delibera approvata è: “Rimborsi Amministratori – Spese per Missione e raggiungimento della Sede Istituzionale per gli Amministratori residenti fuori comune”.
Dopo aver esaminato il provvedimento della Giunta, abbiamo sintetizzato le osservazioni in cinque punti, evidenziando i costi e le manovre finanziarie conseguenti. Nel farlo, abbiamo rilevato diverse curiosità e sono sorti alcuni interrogativi.
1. La delibera di Giunta n. 431 risulta approvata alle ore 15:40 del 28 ottobre, con i 10 componenti al completo, Sindaco compreso. La votazione è stata palese e unanime, anche per l’immediata esecuzione dell’atto (di cui parleremo in seguito). Sempre alle ore 15:40, la Giunta Comunale ha approvato anche altre deliberazioni: tra cui la n. 428 e la n. 427 (citiamo solo queste due perché al momento in cui scriviamo le altre non sono ancora consultabili nella rete civica comunale). La loro approvazione è avvenuta nello stesso minuto in cui è stata approvata la delibera n. 431, con una differenza: il Sindaco non era presente, ed è stato sostituito, in qualità di Presidente dell’adunanza, dalla vicesindaco Stella Sorgente. Cose che succedono, anche se è curioso il fatto che il Sindaco si materializzi, per qualche secondo, solo per approvare il provvedimento sui rimborsi spese. Il caso ha voluto che nessun componente della Giunta possa dire che non c’era, che non sapeva, o che la decisione sia stata adottata a sua insaputa.
2. La premessa del provvedimento n. 431 cita una prima nota del 13 giugno 2014, in cui “è stata formulata, sulla base delle norme vigenti, una prima ipotesi sui rimborsi spettanti al Sindaco per l’uso del mezzo proprio per il raggiungimento della sede istituzionale (in quanto residente fuori dal Comune di Livorno) e per l’uso del mezzo proprio in caso di missione”. Praticamente, il Sindaco era in funzione da pochissimi giorni, e una delle sue primissime preoccupazioni è stata quella di sollecitare gli uffici a formulare un’ipotesi per i rimborsi delle sue trasferte “casa lavoro”. Il primo settembre 2014 è stata elaborata anche una nuova ipotesi di rimborso da applicarsi per tutti gli amministratori. Dalla data di quest’ultima ipotesi trascorrono tre mesi, dopo i quali la deliberazione da approvare diventa improvvisamente urgente e dichiarata immediatamente eseguibile. Succede.
3. La delibera in questione richiama un atto di indirizzo del Consiglio Comunale approvato nella notte dei tempi, durante l’era Lamberti: cioè la delibera n. 10 del 15 gennaio 2002, che approva il “Regolamento rimborsi spese ed indennità di missione degli amministratori del Comune di Livorno”. Il problema è che il Regolamento richiamato non contempla i rimborsi spese per il raggiungimento della sede istituzionale, perché disciplina solo il rimborso delle spese per le missioni di servizio, che sono un’altra cosa. Da questa anomalia nascono due domande: perché la decisione di Giunta non è stata preceduta da una nuova deliberazione di indirizzo del Consiglio Comunale? Perché il Consiglio non è stato coinvolto in una materia così delicata, sulla quale i cinque stelle dovrebbero essere molto sensibili? Senza un necessario approfondimento, non siamo in grado, in questo momento, di esprimere la nostra opinione sulla legittimità del provvedimento in esame, ma il fatto che la Giunta decida sulle modalità dei rimborsi che riguardano alcuni suoi componenti, senza un nuovo atto di indirizzo del Consiglio Comunale, ci lascia molto perplessi, quanto meno sul piano politico, del merito e del metodo.
4. Per il raggiungimento della sede istituzionale da parte degli Assessori residenti fuori comune, la deliberazione, al punto 5, si limita a “dare atto” di una presunta spesa di €. 23.242,21 per il 2014, che troverà copertura in un capitolo di nuova istituzione (che quindi attualmente non c’è), rendendo necessaria una variazione di bilancio. Per essere una spesa presunta, l’individuazione dei centesimi appare quanto meno singolare. La spesa per il 2015 e per il 2016 è stimata invece in €. 38.000 annui (senza centesimi), e sarà finanziata mediante uno storno dal capitolo 1130, la cui voce non viene indicata, come trasparenza vorrebbe, anche per far capire a chi legge dove si prenderanno i soldi. Verificheremo molto presto se la deliberazione produrrà discutibili effetti retroattivi.
5. Il tortuoso regolamento approvato per raggiungere la sede comunale e per le missioni è talmente complicato che creerà, a nostro avviso, notevoli problemi di interpretazione (vale davvero la pena di leggerlo). Una cosa comunque appare chiara: quando Assessori e Sindaco si sposteranno con la propria autovettura e applicheranno, come misura di calcolo, il rimborso del costo di un litro di benzina per ogni cinque chilometri, andare e tornare da Firenze, tanto per fare un esempio, frutterà un rimborso di €. 64,00 (200:5 x €. 1,6 – costo medio benzina super). I costi per autostrada e parcheggi vengono rimborsati interamente. Quando il Sindaco si recherà a Roma con la propria auto, l’importo del rimborso della sola benzina ammonterà a circa €. 224,00. C’è una macchina blu ferma nel garage del Comune, di cui l’amministrazione sta pagando il leasing. Perché il Sindaco non la usa, senza autista, al posto della propria auto? Cui prodest?
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