Statali in piazza contro il blocco degli stipendi. "Siamo 100mila, risposte o sciopero"
(Adnkronos)
Articolo pubblicato il: 08/11/2014
Dipendenti pubblici in piazza contro le politiche economiche del governo e la scelta di tenere bloccati gli stipendi (Fotogallery). Siamo "ben oltre cinquantamila, quasi centomila", annunciano dal palco gli organizzatori all'arrivo del corteo che ha sfilato da piazza della Repubblica a piazza del Popolo.
Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, in testa al serpentone con indosso una maglietta rossa con la scritta 'Arrogance profumo di premier', ribadisce: "L'impegno che deve venire da questa manifestazione è che, se non ci saranno risposte, nei prossimi giorni si proseguirà con lo sciopero". Camusso quindi apre al referendum della Lega sull'abolizione della legge Fornero: "Nel momento in cui la Corte Costituzionale lo ammettesse, la Cgil sarebbe pronta" a votarlo "perché ciò determinerebbe per il governo un tempo entro il quale abolire una legge ingiusta".
I sindacalisti e la maggior parte dei lavoratori pubblici sono confluiti in piazza del Popolo dove dominano i colori delle bandiere rosse della Cgil, blu della Uil e bianche e verdi della Cisl. La piazza è cosparsa di palloncini con la faccia di Matteo Renzi con la sembianze di Pinocchio.
"Ci siamo stancati, con la manifestazione di oggi Renzi è avvisato: accettiamo la sua sfida e facciamo i sindacalisti. Ma cosa fa un sindacato? Chiede e poi sciopera", ricorda il segretario aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo. "Proponiamo a Renzi che oltre a fare cene con gli industriali a mille euro, le faccia con noi a 20 euro", ha aggiunto Barbagallo ricordando che gli statali hanno perso 17 miliardi e che pensionati, cassintegrati e molti altri lavoratori stanno ancora aspettando gli 80 euro in busta paga".
"Se il governo non ci convoca per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego - ha avvertito - la prossima mossa sarà la proclamazione dello sciopero generale di tutti i lavoratori senza rinnovo contrattuale, non solo del pubblico impiego ma anche i privati".
Qualora si arrivasse a uno sciopero generale del pubblico e del privato, la protesta riguarderebbe circa 7 milioni di lavoratori, 3 del pubblico e 4 del privato.
"Speriamo che la manifestazione di oggi serva a sturare le orecchie al governo", ha affermato il segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan. Quanto all'ipotesi di sciopero generale la Cisl non è netta: "Il governo apra i tavoli di trattativa e metta le risorse per il rinnovo dei contratti, se questo non dovesse accadere verificheremo cosa fare", ha affermato la leader sindacale auspicando che "il governo smetta di essere sordo". Più cauta la Cgil anche sulla legge Fornero: "Va rivista, va verificata passo passo per togliere le storture" ma "è una cosa più complessa di un semplice referendum".
I dipendenti pubblici sono scesi oggi in piazza contro le politiche economiche del governo e in particolare contro il blocco degli stipendi previsto anche per il 2015, e dunque fermi da 6 anni.
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