Roma, manifestazione statali contro Renzi: “Rinnovo contratto o sciopero” FOTO
Pubblicato il 8 novembre 2014 13:35 | Ultimo aggiornamento: 8 novembre 2014 19:53
di Redazione Blitz
ROMA - A Roma manifestazione degli statali organizzata da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro le misure del governo Renzi. Risposte dal governo “oppure sciopero”. E’ stata questa in sintesi la posizione dei sindacati. Che hanno parlato di 100mila persone in piazza.
Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ha detto:
“Sappia il governo che se non ci saranno risposte” si andrà avanti “con lo sciopero della categoria”“Le risposte le vogliamo. Smettete di fare i dilettanti allo sbaraglio, non si può trattare la P.a. come se non fosse il centro, il perno dei servizi. Il lavoro è una cosa seria”.
Anche il segretario della Uil Carmelo Barbagallo ha minacciato lo sciopero generale:
Il Governo è “il peggior datore di lavoro del Paese, se non si siede per rinnovare il contratto faremo lo sciopero generale dei lavoratori pubblici”.“Ci riuniremo più tardi come segreterie generali per pianificare tutte le azioni future”
In testa al corteo i lavoratori hanno esposto un grande striscione unitario sorretto dai leader dei sindacati, tra cui Susanna Camusso: “Servizi pubblici perché servono, perché di tutti. Pubblico sei tu”.
“L’impegno che deve venire da questa manifestazione – ha detto Susanna Camusso - è che se non ci saranno risposte nei prossimi giorni si prosegua con lo sciopero”. Susanna Camusso si dice pronta anche a votare il referendum della Lega contro la legge Fornero: “Nel momento in cui la Corte Costituzionale ammettesse il referendum, sicuramente sì, perché determinerebbe per il Governo il tempo entro il quale abolire una legge ingiusta”.
Dopo la t-shirt ‘Io sono Marta’, indossata per la manifestazione del 25 ottobre, oggi il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, partecipa alla manifestazione unitaria del pubblico impiego indossando una maglietta rossa con disegnata una boccetta di profumo e la scritta ‘Arrogance, profumo di premier’.
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