giovedì 6 novembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Matteo Renzi incontrerà i lavoratori Alcatel in esubero

06/11/2014 - di 

A margine della visita per l'inaugurazione dello stabilimento il premier incontrerà una delegazione degli scioperanti. Sono oltre 500 i dipendenti a rischio fra cessione di ramo d'azienda e cassa integrazione 

Matteo Renzi incontrerà una delegazione dei lavoratori dell’Alcatel-Lucent di Vimercate, in provincia di Monza, a margine della visita per l’inaugurazione della nuova sede del gruppo tecnologico francese che si occupa di produzione di hardware e software per la telefonia. Proprio in questi giorni è stato varato il nuovo stabilimento dell’azienda, una struttura valsa 60 milioni di euro di investimento da parte del gruppo francese.
INVESTIMENTI ED ESUBERI - “Fiore all’occhiello dell’impianto sono proprio i laboratori dedicati alla ricerca sulle tecnologie ottiche WDM e di trasmissione su ponti radio (wireless transmission) che hanno dato vita al prodotto di punta della divisione venduto in tutto il mondo e dove oggi lavorano circa mille ingegneri”, scrive Tech Week Europe, ma l’apertura del nuovo stabilimento non ha messo al sicuro le prospettive occupazionali dei lavoratori dell’azienda. Sarebbero infatti oltre 500 gli esuberi calcolati dall’Alcatel, nonostante il piano di rientro: “La meta’ circa riallocati con la cessione di un ramo d’azienda e i rimanenti circa 200 sono stati posti in cassa integrazione straordinaria fino al prossimo mese di maggio” scrive l’agenzia Radiocor. Secondo i sindacati, ci sarebbe ben poco da festeggiare: “Dovremmo esultare per esuberi e cassa integrazione?”, chiedono le rappresentanze sindacali unitarie.
L’INCONTRO - “Se avrà voglia di ascoltarci, spiegheremo anche a Renzi cosa sappiamo fare, quale ricchezza rappresentino le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori di Alcatel-Lucent. Gli spiegheremo che da mesi ci stiamo battendo contro il piano di tagli e dismissioni portato avanti dalla multinazionale: 200 lavoratori in cassa integrazione, 300 esuberi in via di esternalizzazione, e tutti senza chiare prospettive per il futuro”, continuano i sindacati, che hanno dunque chiesto al presidente del Consiglio dei Ministri un incontro a margine della sua visita odierna, incontro che, scrivono le agenzie, sarebbe stato accordato. “Sono stati alcuni lavoratori ad annunciarlo con il megafono alle circa 200 persone presenti al presidio indetto dalle Rsu e dai sindacati in occasione della visita del premier”, scrive l’agenzia Asca. In mattinata si è tenuto un presidio di qualcosa come 100 lavoratori iscritti a varie sigle sindacali; le Rsu hanno proclamato lo sciopero di un’ora in concomitanza con la visita del presidente del Consiglio.

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