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BAGHDAD - Tra gli obiettivi colpiti nell'ultima ondata di raid aerei Usa in Iraq ci sarebbe stato anche il capo di Is, Abu Bakr al-Baghdadi. Lo riferisce la rete tv Al-Hadath, parte del network di al Arabiya, secondo la quale i jet americani hanno centrato una casa nella cittadina di al-Qaim, al confine con la Siria, dove era in corso una riunione dei comandanti locali dello Stato Islamico, cui partecipava anche il 'Califfo'. Il leader dello Stato islamico sarebbe rimasto gravemente ferito, mentre altri membri del gruppo sarebbero stati uccisi. La notizia è stata ripotata anche dal quotidiano britannico Guardian e da quello israeliano Ynet. Testimoni locali riferiscono che gli jihadisti hanno evacuato l'ospedale per riservarlo ai loro uomini. Fonti Usa non confermano né smentiscono se al Baghdadi sia stato colpito.

Non vi sono ancora prove fotografiche o video della morte o del solo ferimento di al Baghdadi, che nei mesi scorsi si è autoproclamato Califfo e principe dei credenti. La prima e finora ultima apparizione video di Baghdadi risale all'agosto scorso, quando diresse la preghiera comunitaria musulmana nel venerdì che precedeva il mese del digiuno di Ramadan nella Grande Moschea di Mosul, la seconda città irachena conquistata in giugno dall'Is.

La presunta morte del capo dello Stato Islamico era stata annunciata già a settembre scorso da fonti dell'intellicence curda, ma venne poi smentita dal Pentagono. Quella volta era persino apparsa una 'foto di Baghdadi morto', raffigurante un volto con gli occhi chiusi molto somigliante a una delle immagini note del leader jihadista.

Intanto una nuova raffica di attentati si è abbattuta sul'Iraq: è di almeno 36 morti il bilancio delle esplosioni di sei autobombe e ordigni in zone a maggioranza sciita a Baghdad e Ramadi.

Nella capitale 10 persone sono morte sulla strada Sinaa, nel centro del quartiere Karrada. Due deflagrazioni hanno colpito la zona di Amin e un'altra autobomba è esplosa davanti a un negozio, provocando numerose vittime.

Nelle stesse ore, a Ramadi, nella provincia occidentale di Anbar, un kamikaze a bordo di un fuoristrada militare ha preso di mira un checkpoint e ha ucciso 5 soldati. Prima dell'esplosione i militari erano stati attaccati a colpi di mortaio, in una battaglia durata oltre un'ora. Gli attacchi non sono stati rivendicati, ma l'impronta e gli obiettivi sciiti danno per certa la responsabilità dei miliziani sunniti dello Stato islamico.

Dal governo iracheno intanto oggi è arrivato il ringraziamento alla comunità internazionale per la decisione un pò "tardiva" di inviare altri consiglieri militari, soprattutto americani, che dovranno aiutare il Paese nella lotta contro l'Is. "Questa misura è un pò in ritardo - ha fatto sapere in un comunicato l'ufficio del primo ministro iracheno Haidar al-Abadi - ma è la benvenuta".