Peluso indagato per il crac Ligresti
Il figlio della Cancellieri nel mirino per presunta bancarotta. L’indagine riguarda il fallimento di Imco, una delle holding per controllare Fondiaria Sai
dalla Redazione
Bufera su Piergiorgio Peluso, figlio dell’ex ministro Annamaria Cancellieri, che ora risulta indagato dalla procura di Milano per concorso in bancarotta in relazione al fallimento di Imco, una delle holding con cui i Ligresti controllavano Fondiaria Sai e fallita nel giugno 2012. Peluso, oggi direttore finanziario di Telecom Italia e all’epoca capo di Unicredit Corporate Banking, ha ricevuto un invito a comparire firmato dal pm Luigi Orsi.
La vicenda riguarda l’operazione di ristrutturazione di Sinergia, la controllante, che sarebbe avvenuta, come si legge in alcuni atti dei indagine, tramite un trasferimento dei 108,5 milioni di euro di debito bancario sulle “spalle, non robuste, della controllata Imco”, nell’interesse degli istituti di credito, in primo luogo Unicredit, e poi GE Capital. L’accusa sostiene che il patrimonio di Imco sarebbe stato dissipato indebitandosi nei confronti dei medesimi creditori della controllante. Il figlio della Cancellieri è stato coinvolto a causa di alcune email di contatto con Salvatore Rubino ex presidente del cda di Imco ed ex Direttore Generale di Sinergia spa con cui parlava dell’operazione finita sotto la lente degli inquirenti.
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