sabato 5 aprile 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

ECONOMIA
La crisi economica, la spending review e le preoccupazioni di professori e famiglie 'falcidiano' le gite scolastiche: appena quattro classi su 10 le hanno programmate quest'anno con l'arrivo della primavera.
È quanto emerso il 5 arile da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell'osservatorio sul turismo scolastico del Touring Club Italiano, dalla quale si evidenzia peraltro che anche nelle classi in partenza rinuncia quasi uno studente su quattro.
Quest'anno, ha sottolineato Coldiretti, si stima un calo di oltre il 10%, con meno di 1,4 milioni di studenti in viaggio per effetto un trend di riduzione in atto dall'inizio della crisi.
IL FRENO DEI GENITORI. In molti casi sono gli stessi genitori a chiedere di eliminare le uscite extrascolastiche durante l'anno per contenere le spese, anche per evitare discriminazioni tra i ragazzi che non possono permettersi di partecipare. Ma a crescere è anche l'indisponibilità dei docenti.
Coldiretti ha aggiunto che il risultato non è solo la drastica riduzione dei viaggi ma anche un radicale cambiamento delle destinazioni che privilegiano in misura crescente le escursioni con tagli di costi e tempi.
LE SCUOLE DI PRIMO GRADO PREFERISCONO L'ITALIA. Se per le scuole superiori di secondo grado le destinazioni estere battono quelle nazionali, nelle scuole superiori di primo grado la quasi totalità delle gite si svolge sul territorio nazionale con una grande varietà di mete. In questo contesto è vero boom per il turismo ecologico e ambientale, come dimostra il fatto che nei parchi e nelle aree protette il 20% dei visitatori sono proprio i giovani in gita scolastica.
La vera novità degli ultimi anni sono però le fattorie didattiche che si sono moltiplicate nelle campagne, diventando le mete più gettonate delle gite organizzate soprattutto nelle scuole primarie.
Sabato, 05 Aprile 2014

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