domenica 30 marzo 2014

Svolta autoritaria? Parlano loro due che sono padroni di un partito e che fanno espulsioni a destra ed a manca.

Il M5S sulle barricate con Zagrebelsky
“Svolta autoritaria sulle riforme”

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno sottoscritto l’appello
di Libertà e Giustizia: «Bisogna fermare subito questo progetto»
ANSA
I leader del M5S Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

Dopo l’affondo del presidente del Senato Pietro Grasso di questa mattina, ecco ergersi un’altra barricata contro le riforme costituzionali, tra cui quella del Senato, volute dal governo Renzi.  
Il MoVimento Cinque Stelle si unisce alla battaglia «in difesa della Costituzione» di Libertà e Giustizia e dalle “colonne” del suo blog sottoscrive e diffonde l’appello di Gustavo Zagrebelsky e degli altri firmatari contro la “svolta autoritaria” dell’esecutivo, che domani traghetterà il ddl sulla riforma in Consiglio dei Ministri.  

«Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014 - si legge nell’appello - per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali».  

Nel messaggio si attacca «la svolta autoritaria», stavolta non di Silvio Berlusconi ma del leader del Pd, che così facendo «neutralizza l’opinione di opposizione». Poi l’affondo contro il partito guidato da Renzi, la cui «responsabilità è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto». E infine: «bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava».  

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