venerdì 4 aprile 2014

Un Papa straordinario.

Papa: «Non sono comunista, l’amore per i poveri è il cuore del Vangelo»

Bergoglio intervistato dagli studenti belgi distingue la fede dalle ideologie. E parlando dei nuovi leader politici: «Siano di destra o di sinistra, mi danno fiducia»

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«Ho sentito, due mesi fa, che una persona ha detto: ‘Ma, questo Papa è comunista’. E no! L’amore ai poveri è una bandiera del Vangelo, non del comunismo». Sono parole di Papa Francesco nell’intervista rilasciata a un gruppo di studenti belgi di scienze dalla comunicazione che stata trasmessa dalla tv pubblica fiamminga VRT. «Per me, il cuore del Vangelo è dei poveri», ha spiegato il Santo Padre distinguendo bene la fede dalle ideologie. E parlando della politica si è detto rallegrato del rinnovamento della classe politica: «Siano di sinistra, siano di destra, hanno un nuovo stile. E questo mi dà fiducia».
Fede e ideologia
Bergoglio ha distinto però la fede dall’ideologia. Quella del Vangelo, ha spiegato, è «la povertà senza ideologia, la povertà». «Per questo io credo - ha confidato ai ragazzi - che i poveri sono al centro dell’annuncio di Gesù. Basta leggerlo. Il problema è che poi questo atteggiamento verso i poveri alcune volte, nella storia, è stato ideologizzato».
Nuova musica in politica
Papa Francesco è preoccupato perché «in Italia la disoccupazione giovanile dai 25 anni in giù è quasi del 50 per cento». Ma guarda con fiducia a un rinnovamento della classe dirigente, e ricordando i suoi incontri con alcuni giovani politici argentini, ha affermato ai ragazzi di avere fiducia in loro e nella loro voglia di concretezza. «Sono contento perché loro, siano di sinistra, siano di destra, parlano una nuova musica, con una nuova musica, un nuovo stile di politica. E quello a me dà speranza. E io credo che la gioventù in questo momento deve prendere la luce e andare avanti. Che siano coraggiosi! Questo a me dà speranza», ha spiegato.
Siamo tutti fratelli
Rispondendo a una ragazza non credente, il Papa ha aggiunto: «Tutti siamo fratelli. Credenti, non credenti, o di questa confessione religiosa o dell’altra, ebrei, musulmani … tutti siamo fratelli! L’uomo è al centro della storia, e questo per me è molto importante: l’uomo è al centro». In questo momento della storia, però, non è così: « l’uomo è scivolato verso la periferia, e al centro c’è il potere e il denaro. Oggi, ha proseguito il Papa, «siamo entrati in una cultura dello scarto»: «Sono cacciati via i bambini - non vogliamo bambini, meno, famiglie piccole: non si vogliono i bambini - sono cacciati via gli anziani: tanti anziani muoiono per una eutanasia nascosta, perché non si ha cura di loro e muoiono. E adesso sono cacciati via i giovani».

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