5 aprile 2014 ↔ 9 commenti
Toti-Gelmini: il fuorionda che imbarazza Forza Italia
Carmela Adinolfi
Chissà cosa avrà pensato Berlusconi, dimesso da poco dal San Raffaele di Milano per un’infiammazione al ginocchio, ascoltando lo scambio di battute fra Giovanni Toti e Maria Stella Gelmini. Il colloquio fra il consigliere politico di Forza Italia e la fedelissima azzurra è stato catturato dalle telecamere di Repubblica, ieri, durante una conferenza con i consiglieri comunali di Milano a cui partecipavano anche i due big del partito.
Ignari di essere ripresi e convinti di non essere ascoltati i due si sono lanciati in confidenze sull’ex Cavaliere, sul suo futuro politico e sui timori che attanagliano l’ex premier in vista del 10 aprile, data in cui il Tribunale di Sorveglianza di Milano deciderà se affidare Berlusconi ai servizi sociali o destinarlo ai domiciliari: “È angosciato dal 10″ rivela Toti, da pochi mesi uno dei più vicini al leader di Arcore, dopo la sepoltura del Pdl e la rinascita di Forza Italia, fortemente voluta dall’ex Cavaliere, convinto così di poter risalire nei sondaggi ed evitare il tracollo tanto del partito quanto del suo destino personale.
“Come sta il Cavaliere?” (ormai ex) chiede l’ex ministro dell’Istruzione Gelmini. “Gli fa male il ginocchio, non cammina, è con le stampelle ma siccome non ha tanta forza non si tira sù” le risponde Toti. “Piuttosto – confida l’esponente di Fi alla collega - non sa cosa fare con Renzi, perché ha capito (Berlusconi, ndr) che questo abbraccio mortale ci sta distruggendo ma non sa come sganciarsi”. Le rivelazioni del nuovo pupillo di Berlusconi descrivono il leader di Fi come un uomo stanco, sofferente e fortemente preoccupato dal ciclone Renzi. Il premier-segretario è in testa in tutti i sondaggi. Dato allarmante in vista delle europee del prossimo maggio, per le quali Forza Italia sembra debba contendersi il secondo posto con il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo.
Preoccupazioni queste che si aggiungono a quelle che Berlusconi nutre sul suo futuro personale, con un’agibilità politica ridotta al minimo comunque vada dopo il 10 aprile. “Una de La Stampa di Torino mi ha detto che non gli dano un ca…, neanche gli assistenti sociali”, gli diranno stia a casa e non rompa i co…..” ha confidato Toti alla Gelmini la quale, concludendo, ha risposto “Un consiglio perfetto”.
Dichiarazioni destinate a far discutere dentro e fuori Forza Italia e che di certo non lasceranno impassibile l’ex Cavaliere di Arcore, che più volte ha dichiarato, per esempio, di “essersi sentito tradito” dal delfino Angelino Alfano, ora in quota Ncd. Certo è che gli esponenti di Fi non sono nuovi a dichiarazioni di questo genere. Nel luglio 2011, altri due esponenti di Forza Italia, allora Pdl, Giulio Tremonti e Renato Brunetta furono i protagonisti di un fuorionda in cui l’ex Ministo dell’Economia apostrofava il collega di partito definendolo “un cretino”. Allora ci furono le scuse e un abbraccio fra i due. Chissà se anche per il duo Gelmini-Toti ci sarà il lieto fine.
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