martedì 1 aprile 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Europee: M5s, candidature online e il caso Nuti

I primi 20 candidati (video). Ma l'endorsement del deputato fa scoppiare la polemica. Pizzarotti critico. E Pepe va al Misto.

SCINTILLE
Beppe Grillo ha avviato la selezione dei candidati alle Europee ma intanto cade un altro «bastione» del M5s al Senato:Bartolomeo Pepe, dopo giorni di indugi, ha preso la decisione di lasciare il gruppo di palazzo Madama. Con la sua uscita si fa sempre più vicina la possibilità di costituire un nuovo gruppo di ex 5 stelle: i numeri, ha assicurato il senatore Francesco Campanella, ormai ci sono. «Dovremmo essere anche più di 10. Forse 12. Mica possiamo fare come i 5 stelle che lasciano fuori pezzi del Movimento», ha ironizzato il parlamentare siciliano che ha già costruito le fondamenta di quello che dovrà essere il nuovo esperimento politico: un movimento di grillini de-grillinizzato che si chiama Italia Lavori in Corso.
I PRIMI 20 CANDIDATI. Intanto i fondatori del Movimento chiudono la prima tranche di selezione dei candidati da portare in lista per le europee. Sono i primi 20 nomi che saranno sicuramente in lista: e cioè i candidati risultati primi per ogni regione che entrano di diritto.
Si tratta della prima 'scrematura' sui 5.091 candidati che si sono fatti avanti, scelti da oltre 35 mila votanti che hanno espresso tre preferenze, per un totale quindi di quasi 93 mila voti. Candidati che saranno in lista grazie a qualche centinaia di voti ricevuti.
VOULAZ, IN LISTA CON 33 VOTI. Fino ad arrivare al caso di Manuel Voulaz, il più votato in Valle D'Aosta, che entra in lista grazie a soli 33 voti. I restanti andranno al secondo turno che dovrà scegliere i candidati a livello circoscrizionale.

L'endorsement di Nuti su Facebook fa scoppiare la polemica

Votazioni e candidature si sono svolte però tra polemiche e inviti dei vertici a evitare «cordate». Anche questa volta è scoppiata la polemica e, a finire nell'occhio del ciclone, è il deputato Riccardo Nuti, componente del comitato nominato da Gianroberto Casaleggio proprio per vigilare sulle candidature. In un post pubblicato a urne aperte, Nuti ha invitato a dare il voto a due attivisti (Antonio Zanotto e Paola Sobbrio).

«Dopo l'esperienza locale avuta con certa gente eletta al parlamento nazionale, che non ha rispettato gli impegni presi, spero che gli iscritti non facciano lo stesso errore e pongano più attenzione durante la scelta», ha scritto Nuti. Uno scivolone che potrebbe costargli un 'processo' in seduta congiunta dei gruppi di Camera e Senato.
LA CONDANNA DI VACCIANO. Alcuni senatori, scandalizzati per il comportamento del loro collega, lo hanno chiesto. Giuseppe Vacciano non si è nascosto dietro un dito e sempre su Facebook ha condannato come «estremamente scorretto e lontano dai principi 5 stelle» l'endorsement di Nuti. «Credo che comportamenti di questo tipo richiedano di essere stigmatizzati e sanzionati perché compromettono la nostra credibilità al pari delle dichiarazioni pubbliche dei cosiddetti 'dissidenti'», ha fatto notare Vacciano.

Dal canto suo Campanella ha ironizzato: «Chissà se questo caso non possa aprire la porta alla nascita di un nuovo gruppo anche alla Camera».
Il 'suo' al Senato sarebbe sulla rampa di lancio. Anche i senatori che si erano «dimessi» unicamente per protestare contro le espulsioni potrebbero farne parte assieme al drappello delle prime fuoriuscite come Adele Gambaro, Paola De Pin e Fabiola Anitori. E sempre che l'emorragia sia finita: «Con questa logica di guerra interna, perderanno altri pezzi», ha profetizzato l'ultimo uscito, Bartolomeo Pepe.
PIZZAROTTI CRITICO. E contro il sistema di scelta dei candidati è intervenuto ancheFederico Pizzarotti, primo cittadino di Parma, che ha ribadito come il sistema delle parlamentarie online per Strasburgo non garantisca il rapporto dei candidati col territorio, uno dei principi dell'attivismo del 5 stelle.
Martedì, 01 Aprile 2014

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