Ddl scuola, il governo Renzi accelera sulla riforma
Sì al confronto “in tempi brevi”, l’ira di Camusso
Il Pd accelera sul ddl scuola. Martedì sarà all’esame della commissione Istruzione del Senato. Il governo punta ad approvare la riforma entro metà luglio in modo da garantire le 100 mila assunzioni previste. L’Esecutivo cerca dunque l’intesa e apre a eventuali modifiche. Oggi a Palazzo Chigi si sono tenuti una serie di incontri operativi con una delegazione di parlamentari Pd competenti per materia, insieme al ministro dell’Istruzione. In caso di fallimento delle mediazioni il governo sarebbe pronto anche a porre la questione di fiuducia.
Da lui tuttavia un appello alle opposizioni perché collaborino, perché con 3.000 emendamenti la riforma non si può approvare in tempi rapidi. Scelta civica chiede coinvolgimento alleati Scelta Civica, parte della maggioranza, chiede un coinvolgimento degli alleati.
Duro il commento della leader della Cgil Susanna Camusso: “Mi suona come una gigantesca presa in giro, è sempre più insopportabile”. Così replica alla disponibilità del premier Matteo Renzi e del governo a trovare “la più ampia convergenza” ma “in tempi brevi” sulla riforma della scuola. Camusso, a margine di un convegno alla Camera di Commercio, ha anche ricordato che “Il 5 maggio dopo il più grande sciopero della storia nel mondo della scuola il governo disse che bisognava aprire un confronto a Palazzo Chigi con le parti”, ma, aggiunge “stiamo ancora aspettando la convocazione, forse hanno perso il nostro indirizzo”. “Adesso – ha concluso – scopriamo che c’è fretta”.
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