sabato 20 giugno 2015

Questo è l'articolo della "Provincia Pavese" del 31 marzo 2010. L'elezioni dimostrarono che Rubiconto aveva sbaragliato politici storici. Rubiconto non Grillo. Il commentatore, molto correttamente scriveva ...Rubiconto sostenuto dall'area Grillo..... La lista non era di Grillo come ho ripetuto per tutti gli anni successivi. Il segretario del PD aveva dichiarato che Rubiconto non era gradito al popolo di sinistra. E il commentatore smentisce aggiungendo che Rubiconto aveva raccolto tutti i voti di molti incerti. Rubiconto non Grillo. Rubiconto non i grillini. Grazie a tutti i vogheresi per quel risultato che ancora oggi mi riempie di gioia anche se i politicanti hanno messo in atto tutte le azioni per impedirmi di controllarli o tentando di diffamarmi in ogni modo. Ai grillini ed al segretario del PD dico ora e sempre: dimettetevi come fanno i politici negli altri paesi europei. Andate a casa perché avete dimostrato di non avere la fiducia e la stima dei vogheresi i quali aspettano da anni un modo nuovo di far politica e non trovandolo si accontentano delle mezze cartucce capaci però di assicurare loro un posto di lavoro in ASM.

I VERDETTI, CHI BRINDA E CHI MUGUGNA

VOGHERA.I verdetti del voto. Brindano in due. Uno è il nuovo sindaco Carlo Barbieri, l’altro è Francesco Rubiconto, il dirigente scolastico che, sostenuto dall’area Grillo, ha messo in fila volti storici della politica cittadina. Il tutto in sei mesi scarsi di campagna elettorale. Brindisi e mugugni. Il Pdl vince a Voghera e disinnesca il botto regionale della Lega Nord. In realtà la Lega si è zavorrata in proprio con le tensioni degli ultimi mesi segnate dalla presa di distanza dell’attuale dirigenza nei confronti dell’ex assessore Luigi Fronti e del consigliere Alberto Maccarini. L’ex presidente leghista del Consiglio comunale Giancarlo Gabba, proprio con Maccarini, ha racimolato con la civica «Noi cittadini», quel 5 per cento scarso che, sommato alla percentuale Lega, porterebbe il Carroccio unito a sfidare il Pd come secondo partito della città. Il Pd da parte propria non frena la fuga dei consensi anche rispetto al 2005. Enzo Garofoli, idee chiare e toni pacati, non ha scaldato l’elettorato. E’ risultato difficile per il vecchio centrosinistra arginare l’effetto Rubiconto. Il preside della Plana ha dato spallate soprattutto a sinistra, ma ha raccolto, con il suo presentarsi fuori gli schemi, anche il voto di chi di solito è incerto. La piazza Duomo gremita di folla per il comizio-show con Beppe Grillo era un sonoro squillo di tromba nei confronti degli avversari. Ma su tutti ha vinto un altro dirigente scolastico, Carlo Barbieri. Doppia festa per lui. La prima nella sede del comitato in via Emilia.
La seconda dentro l’istituto Alfieri, la scuola di cui è titolare. Foto di gruppo con eletti, sostenitori e Giovanni Alpeggiani. L’ex consigliere regionale Psi, è stato il primo mesi fa a indicare Barbieri come possibile candidato sindaco di Voghera. La candidatura ha poi superato il vaglio del Pdl vogherese che pareva orientato verso altri nomi (uno su tutti, l’amministatore Asm Sergio Bariani). Ieri accanto al Barbieri trionfante e all’Alpeggiani sorridente anche Guido Marchese e il sindaco di Rivanazzano, Romano Ferrari (altro primo cittadino vicino al politico brallese). In realtà c’era un altro candidato in pectore. Ed era Giampiero Rocca, ex presidente Asm e coordinatore con Giugliano del Pdl. Ora è il consigliere più votato (dove spicca il risultato anche di Marina Azzaretti). Un segnale chiaro in vista della futura giunta. E attenti al fattore Affronti con l’Unione di Centro (che piazza Nicola Affronti come secondo degli eletti).

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