sabato 20 giugno 2015

In quale partito italiano si ha il coraggio di dare l'incarico ad un politico che analizzando la situazione interna ritiene che vi siano evidente storture? Nel PD. E questa è la garanzia che questo è un partito democratico. Pensate di voler fare la stessa cosa nella Lega Nord o nel M5S e vi renderete subito conto che questo è impossibile.

Fabrizio Barca, #MappailPd: "27 circoli romani su 110 sono dannosi, pensano solo al potere". Rischio chiusura

Pubblicato: Aggiornato: Sono 27 i circoli del Pd romano, su 110, ritenuti "dannosi" dalla relazione elaborata dal team diretto dall'ex ministro Fabrizio Barca. In particolare, come evidenzia la relazione, si tratta di circoli che hanno come unica missione "il potere per il potere": "sono circoli che prevalgono, sovrastano, annullano gli interessi generali [...]. C'è uno che comanda, è dannoso, si tirano fuori le classi dirigenti sbagliate".
Un circolo su 4, dunque, rischia di chiudere i battenti in seguito al dossier stilato dal team di Barca che definisce queste strutture "il circolo di qualcuno" o "l'arena di uno scontro di poteri". "Il circolo è dannoso perché blocca il confronto sui contenuti - ha affermato Barca durante la presentazione del dossier alla festa dell'Unità di Roma - premia la fedeltà di filiera, emargina gli innovatori". Nella black list dei "dannosi" c'è anche il circolo di Testaccio. Secondo il rapporto condotto dall'ex ministro, il 41% dei circoli Pd di Roma non ha mai fatto battaglie, manifestazioni o iniziative di lotta.
(Scorri la pagina per consultare il rapporto integrale)
L'indagine/ricognizione - denominata #MappailPd - è durata circa sei mesi, ed è stata voluta da Matteo Orfini in seguito al commissariamento del Pd romano. "La mappatura valuta l'azione politica del singolo circolo, le azioni realizzate, le motivazioni e gli interessi che muovono l'azione politica, nonché l'efficacia del circolo stesso", ha spiegato Barca. 
Il commissario del Pd romano Orfini ha ringraziato Barca "per il lavoro di mappatura dei circoli del Partito democratico: non era scontato che accettasse, che un soggetto esterno al partito romano si mettesse in gioco". "Credo che sia un elemento unico nella storia dei partiti italiani - ha aggiunto Orfini - mai abbiamo chiesto a qualcuno di valutare quello che facciamo. Questo lavoro ci consentirà di chiudere una stagione: chiudere i circoli che vanno chiusi, valorizzare quelli che vanno valorizzati".
Da Barca anche parole di solidarietà al sindaco di Roma Ignazio Marino, alle prese con un isolamento crescente. Barca ha auspicato che l’indagine diventi “uno strumento di lavoro anche per chi in questo momento governa la città, che ha il nostro appoggio forte e solidale per essersi distinto in maniera fortissima da tutto quello di cui abbiamo parlato” e per aver preso decisioni “coraggiose”.
Nel pomeriggio Marino aveva spiegato di aver avuto "un lungo e molto costruttivo incontro con il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini, che ha voluto - in un rapporto di gentilezza istituzionale - illustrare i cambi strutturali radicali che metterà in atto da lunedì all'interno del Pd romano anche in relazione al lavoro fatto da Fabrizio Barca. Non mi ha illustrato nei dettagli il contenuto di questo documento, perché è giusto che lo faccia Barca, ma mi ha spiegato che c'è la necessità di cambi strutturali che riguardano il partito di Roma". "Io ho molto apprezzato questo gesto di rispetto e gentilezza istituzionale di informarmi prima che questi cambiamenti avvengano la prossima settimana", aveva aggiunto il sindaco.

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