martedì 16 giugno 2015

Grande Ferrara.

Ferrara: bisogna accogliere i migranti 

martedì, giugno 16th, 2015  
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Giuliano Ferrara (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Giuliano Ferrara (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Un sorprendente editoriale di Giuliano Ferrara sul Foglio ha lasciato a bocca aperta in molti. Il giornalista e commentatore politico si è schierato apertamente dalla parte dei migranti che continuano a sbarcare sulle nostre coste, mentre vengono respinti ai confini con gli altri Paesi europei, affermando che bisogna accoglierli tutti. “Bisogna accogliere gli afflitti e accettare l’invasione – ha scritto Ferrara -, bisogna sanare la piaga, accettare la posizione marittima speciale dell’Italia e farne fonte di condivisione e corresponsabilità in Europa, bisogna curare la scabbia degli immigrati sfortunati e trattare con delicatezza i neonati raccolti nelle stazioni ferroviarie, e bisogna farsi largo tra folle impreviste di clochard del nostro secolopulire dove qualcuno defeca in assenza di servizi con la stessa delicatezza e rassegnazione con cui io pulisco appresso alle mie tre creature canineBisogna sporcarsi le mani (letteralmente) con la tragedia di disordine, di malagrazia, di povertà e di abissale follia che incombe alle nostre frontiere. Bisogna subire l’invasione e smetterla di pensare e di dire che c’è un’alternativa”.
Ferrara continua con il suo editoriale: “Un caro amico, persona saggia e buona, mi dice che bisogna fare qualcosa, che ha visto in tv le stazioni bivacco, che sente le notizie disumanizzanti dell’immigrazione selvaggia come fucilate nel suo cuore, che non intende rassegnarsi alla deturpazione definitiva del paesaggio umano e culturale dell’Italia nostra. Lo capisco bene. Condivido il sentimento. Ma ragionando so che nessuna strategia della paura l’ha mai avuta vinta da noi, nessuna ideologia cosiddetta sicuritaria è mai andata oltre la rappresentanza di una minoranza vociante e votante, ma incapace di farsi decisione e governo della cosa pubblica, prefetto o non prefetto, Lega o non Lega, perché siamo un popolo sottile di esseri umani privati, capace di distinguere e capire il proprio interesse anche meschino, e dopo lo sberleffo e il vaffanculo e la paura giocata dai demagoghi scatta la ricognizione del possibile: dopo, gli italiani sanno che per scacciare la paura bisogna faticare duro, e fare guerra, e pagare tasse, e sistemare il mondo. Programma troppo vasto e faticoso. Stop. Meglio la scabbia, che si cura con poco, all’Asl”.
Dichiarazioni forti, che stanno già correndo sul web e suscitando polemiche.

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