Scuola, Renzi assicura: "Nessun ricatto, discutiamo e poi votiamo"
Articolo pubblicato il: 17/06/2015
"Discutiamo, facciamo modifiche, ma poi votiamo. Altrimenti saltano gli investimenti". Lo scrive su Facebook il premier Matteo Renzi aggiungendo: "Oggi qualcuno parla di ricatto, ma la verità è molto semplice: puoi assumere solo e soltanto se cambi il modello organizzativo". Scuola, Renzi gela i precari: "Troppi emendamenti, per quest'anno niente assunzioni". Il premier spiega: "Il disegno di legge Buona Scuola prevede centomila professori in più, una diversa organizzazione basata sull'autonomia, più soldi per la formazione e finalmente il merito nella valutazione. Per la prima volta un Governo mette più soldi (tanti) sulla scuola perché per noi è strategico. Basta coi tagli alla scuola, investiamo finalmente!".
Il leader Pd prosegue: "In molti però hanno contestato questo provvedimento chiedendone il ritiro e dicendo che avrebbe distrutto la scuola pubblica. Al Senato di conseguenza il provvedimento è bloccato da migliaia di emendamenti che cercano di stopparne l'approvazione. Ora, delle due l'una. O questo provvedimento è una sciagura, come dice chi protesta. Oppure, come pensiamo noi, può essere migliorato ma è il primo provvedimento dopo decenni che mette soldi sulla scuola e restituisce continuità educativa ai nostri ragazzi".
Per questo Renzi dice "assumiamo i professori per metterli a lavorare, in un sistema organizzativo diverso (e questo spiega il ruolo del preside, su cui si può discutere, ma qualcuno che decide nella scuola dell'autonomia ci vuole. O pensiamo di andare avanti con le circolari da Roma?)". Ancora, nel suo post il premier scrive: "A regime normale si assumono ogni anno 20 mila persone. Noi investiamo sulla scuola e proponiamo di farne 100 mila. I precari - che sono tre volte tanto - vorrebbero essere assunti tutti e ovviamente non è possibile perché si entra nella scuola vincendo un concorso non altrimenti".
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