giovedì 18 giugno 2015

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Assessore leghista apre la sua casa a 15 profughi. L'amministrazione di Selvazzano le toglie le deleghe

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Aveva offerto la sua palazzina a 15 profughi africani, ma non aveva fatto i conti con il partito. Ora, Daniela Faggion, assessore comunale della Lega Nord a Selvazzano, in provincia di Padova, si è vista togliere le deleghe. "Cacciata dalla giunta perché ho dato casa ai profughi", ha accusato Faggion, come riferisce oggi il quotidiano Il Mattino di Padova
Da martedì 9 giugno, infatti, nella palazzina di via delle Cave 11 a Padova di proprietà dell’ex assessore all’Immigrazione di Selvazzano vivono 15 profughi africani arrivati da poco in città. Faggion ha, infatti, affittato tutti gli appartamenti del condominio alla cooperativa Populus, una delle tante a gestire l’emergenza profughi. 
Un'iniziativa che non è affatto piaciuta ai vicini di casa. 
Il fatto da subito ha scatenato perplessità e malumori tra i vicini e, in particolare, nel titolare dell’agenzia immobiliare che si trova al secondo piano del civico 11 e che ha manifestato la volontà di andarsene in seguito all’arrivo dei 15 africani.
Ma, soprattutto, la decisione di Faggion di aprire le porte della propria abitazione per ospitare i migranti ha aperto un caso nella Lega locale. L'amministrazione di Selvazzano, a guida leghista, ha deciso di rimuovere le deleghe all'assessore. 
Lunedì sera, nel frattempo, a Faggion sono state ritirate le deleghe. "Io sono iscritta alla Lega Nord", sottolinea. "Lunedì sera, prima della giunta, sono stata convocata dal sindaco che mi ha annunciato la mia sospensione dall’incarico di assessore. Quando sono arrivata ho visto gli altri assessori con dei musi lunghi come se avessi ucciso qualcuno, poi ho capito".
Una questione, quella dell'ospitalità ai 15 profughi, che si è intrecciata con l'avvicinamento di Daniela Faggion all'ala minoritaria guidata dal sindaco di Verona Flavio Tosi, espulso dalla Lega nel marzo scorso. 
Quanto alle spiegazioni date dal sindaco di Selvazzano, Enoch Soranzo, Faggion aggiunge: "Mi ha dato due motivi. Il primo perché a gennaio non avrei rinnovato la tessera della Lega e quindi non risulterei più tra i sostenitori, il secondo perché ho dato una mia proprietà ai profughi".
Daniela Faggion, però, non ci crede e si difende. Ha ancora la tessera del partito di Matteo Salvini, fa sapere, e quella tessera non è affatto scaduta. "E anche se lo fosse, non è assolutamente un motivo valido per sospendermi. L’unico motivo che ha portato al mio allontanamento è l’aver dato una mia proprietà ai profughi". Eppure quella proprietà è privata e nemmeno si trova a Selvazzano. 
"Non ho affittato un immobile a Selvazzano per cui devo rendere conto alla giunta di Selvazzano, ho affittato un immobile a Padova, perciò non capisco perché sia nata tutta questa confusione e perché ce l’abbiano tanto con me".
Un affitto a prezzi stracciati a una cooperativa sociale per aiutare 15 ragazzi senza casa. Daniela Faggion assicura che lo rifarebbe. Le deleghe, però, che aveva ricevuto per i diritti umani e per le politiche dell'immigrazione, ora le ha perse. 

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