Migranti a Ventimiglia, in 150 sugli scogli. Salvini: "Boldrini deve essere ricoverata"
Migranti accampati a Ventimiglia (Infophoto)
Articolo pubblicato il: 20/06/2015
Sono oltre 150, secondo le stime fornite dalla Croce Rossa, i migranti rimasti sulla scogliera vicina alla barriera di ponte San Ludovico a Ventimiglia (Imperia). Associazioni e cittadini, italiani e francesi, li hanno riforniti di cibo, bevande, vestiti, ombrelloni e tende. Altri 400 hanno trascorso la notte nella zona della stazione ferroviaria, dove è stato allestito un centro di prima accoglienza con un centinaio di brandine.
Continua intanto il braccio di ferro tra la polizia italiana e quella francese sulle richieste di riammissione in Italia dei migranti trovati in Francia senza documenti in regola. Ieri 83 persone sono state riammesse in Italia ma per altre decine è stata rifiutata la riammissione in base all'accordo bilaterale di Chambéry.
Sul fronte politico il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha replicato alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che ieri, in occasione di una sua visita al centro di prima accoglienza della Stazione Centrale, aveva detto che sul fronte degli immigranti in Italia non c'è alcuna emergenza, spiegando che la vera emergenza è nei paesi in guerra e nel Mediterraneo. Prima di dare il via al congresso del Carroccio, Salvini ha sottolineato che "in Italia non c'è spazio per tutti".
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha commentato così le affermazioni della presidente della Camera: "La Boldrini vive nell'iperuranio, in un mondo perfetto, dove tutto funziona benissimo e dove c'è solo amore. Noi viviamo in un mondo reale, dove ci sono persone e problemi, ma non gliene faccio una colpa".
Maroni, che nei giorni scorsi aveva chiesto alle prefetture lombarde di segnalare i luoghi di assegnazioni dove sono alloggiati gli immigrati arrivati nella regione, ha poi aggiunto: "Ho chiesto ai prefetti di avere informazioni sulle assegnazioni per garantire la sicurezza sul territorio sul fronte sanitario. Non ricevendo risposta manderò, anche su segnalazione dei cittadini, le ispezioni delle Asl".
"I cittadini - ha spiegato Maroni a margine dei lavori del congresso della Lega Nord in corso a Milano - ci stanno mandando diverse segnalazioni, come ad esempio un ex asilo di Bergamo e una ex caserma in provincia di Varese, dove sono stati alloggiati diversi immigrati. Io, come responsabile della salute, manderò le Asl per verificare se ci sono i requisiti minimi per accogliere queste persone".
"La decisione dei prefetti di non inviarmi le segnalazioni è una decisione che mi dispiace -ha sottolineato Maroni- e la ritengo sbagliata per cui verificherò se ci sono delle responsabilità da parte loro o delle omissioni di atti. In ogni caso - ha sottolineato - invito i cittadini a continuare a mandarmi le loro segnalazioni".
"Spero che Renzi mantenga una volta tanto la parola data e ci convochi a Roma. Ho già pronti diversi dossier e non solo quello che riguarda gli immigrati", ha concluso Maroni.
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