martedì 16 giugno 2015

Ma Maroni e Salvini sono come Pinocchio.

Matteo Renzi  

   

"La decisione di dividere i migranti per le varie regioni è stata presa dal ministro Maroni".

 questioni sociali | Pubblicato:11.06.2015 | Origine:08.06.2015 | Fonte dichiarazione

Imperversa in questi ultimi giorni la crociata del governatore lombardo Maroni contro la richiesta del governo di ospitare gli immigrati. In risposta alle invettive leghiste, il Premier coglie l'occasione per mettere in luce quanto questa intransigenza di Maroni strida con il suo operato di ministro dell'Interno dell'ultimo esecutivo Berlusconi.
La divisione dei migranti tra le regioni
Come si legge in questo documento redatto durante la seduta straordinaria della Conferenza unificata del 30 marzo 2011 tra governo, amministrazioni regionali e enti locali, fu proprio Maroni a richiedere, a nome del governo, un impegno da parte di tutto il territorio, ad esclusione dell'Abruzzo (colpito solo due anni prima dal terremoto), ad accogliere i profughi attraverso una distribuzione tra le regioni in base al numero di abitanti. Interrogato dal parlamentare Pino Pisicchio poco prima dell'incontro, Maroni sottolineava di contare sulla "solidarietà di tutte le regioni" in nome della quale si sarebbe accettata la proposta.
Verdetto
Viene difficile non pensare che Maroni stia facendo il gioco delle parti: in veste di ministro dell'Interno ha richiesto l'intervento delle regioni, mentre nei panni di presidente della Lombardia ha minacciato di tagliare i fondi ai comuni che si prestano ad accogliere i migranti e ha invitato il governo centrale a risolvere l'emergenza senza "mandare in giro la gente". Matteo Renzi conquista un "Vero" da Pagella Politica.
Nota: i dati sulla distribuzione dei migranti tra le varie regioni sono consultabili qui. A febbraio 2015 la Lombardia ospitava il 9% dei migranti, nonostante con 10 milioni di abitanti ospiti quasi il 17% della popolazione residente.

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