sabato 20 giugno 2015

Vai avanti Matteo. O questo paese si cambia o andiamo a votare.

Riforme o al voto, Renzi tira dritto

20/06/2015 - di 

Il leader del PD prova la carta del «tutti a casa» per portare a casa le riforme rincorrendo una maggioranza tutta da contare

Riforme o al voto, Renzi tira dritto
Renzi avanti a tutta fiducia, riforme o morte del governo, ma basterà a rinvigorire una maggioranza spenta?
matteo renzi
RENZI AVANTI CON LA FIDUCIA -
Ne parla il Messaggero
Scuola, avanti tutta, a costo di mettere la fiducia. Ma anche riforme costituzionali e nuova Rai. «Sono determinatissimo, vado avanti come un treno», il concetto espresso da Matteo Renzi alla decina scarsa di esponenti convocati a palazzo Chigi [...] Tutto si sposta a martedì, quando a palazzo Madama riprenderà l’iter della riforma. Per quel giorno, il governo ha deciso di presentarsi con un maxi-emendamento che recepisca alcuni dei rilievi mossi dalle opposizioni, dalle minoranze interne del Pd e dal mondo della scuola. «Noi intendiamo andare avanti, procedere alla riforma entro l’estate in modo da garantire un ordinato inizio del nuovo anno scolastico, comprese le assunzioni dei precari nel contesto della riforma», ha spiegato al termine Ettore Rosato. Quanto all’ipotesi fiducia, «dipenderà dall’atteggiamento delle opposizioni».

TUTTO DENTRO UN MAXIEMENDAMENTO -

Renzi e i suoi vorrebbero concentrare tutte le modifiche al loro progetto per la scuola in unico maxiemendamento per risparmiare sui tempi. L’obiettivo è di far approvare il provvedimento dal Senato entro venerdì della prossima settimana, quindi rapido passaggio alla Camera per il sì definitivo entro i primissimi di luglio. Non c’è traccia né tempo per le consultazioni con le opposizioni o per discutere le loro modifiche in questo cronoprogramma, si dovranno accontentare delle modifiche disegnate dai renziani.

SENZA LA FIDUCIA NON CI SONO I VOTI, SENZA RIFORMA NIENTE ASSUNZIONI -

L’atteggiamento delle opposizioni è però poco rinunciatario
 Il M5S già ha annunciato che manterrà «solo» 680 emendamenti, «visto che il testo consta di 25 articoli, non ci pare un numero esorbitante, non cediamo ai ricatti del governo», l’opinione della pentastellata Montevecchi. Stessa cosa si appresta a fare Sel, per cui dei 3 mila emendamenti che c’erano prima, pochi saranno scremanti.

LE ASSUNZIONI -

Nessuno spiraglio per l’ipotesi di stralciare dal provvedimento la questione dei 100 mila precari da assumere
«E’ una questione inerente e collegata strettamente alla riforma, senza di questa entrerebbero in ruolo solo 33 mila precari, i restanti non saprebbero cosa fare», ha spiegato Andrea Marcucci.

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