L'allarme scabbia è ingiustificato. La patalogia di cui sono affetti il 10% dei migranti in arrivo in Italia è facile da curare e non è un'epidemia. Il 13 giugno il direttore dell'ufficio igiene dell'Asl di Milano, Giorgio Ciconali, ha spiegato che sono stati registrati dieci nuovi casi di scabbia, «tra cui una donna che allattava e il suo bambino», tra i migranti visitati al presidio sanitario nell'
androne esterno della Centrale a Milano. Il servizio è stato allestito dal 12 giugno. La scabbia colpisce un migranti su dieci. «Nel 2015», ha spiegato Ranieri Guerra, direttore generale del ministero della Salute, «i casi di scabbia rilevati dai medici di confine negli sbarchi degli immigrati, sono circa il 10%: 4.700 casi di scabbia su 46 mila individui in arrivo nei porti italiani».
PATOLOGIA BANALE. Ma, ha sottolineato, non si tratta «di un'epidemia, ma di una patologia dermatologica banale per la quale esiste una terapia a basso costo». In generale, ha aggiunto Guerra, nel corso di un incontro con la stampa, «con la fine di Mare Nostrum sono tuttavia peggiorate le condizioni sanitarie dei profughi in arrivo, 200 mila individui nel 2014 e nel primo semestre 2015».
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