Venezia, il neo sindaco chiude le porte: "Non accettiamo più un solo immigrato"
A pochi giorni dalla sua elezione Luigi Brugnaro va allo scontro con il governo: "Siamo già pieni di gente che si ubriaca e bighellona per le strade". Salvini risponde al 'sermone' di Papa Francesco: "Quanti immigrati ospita il Vaticano?"
Redazione 17 Giugno 2015
"Ieri sera ho scritto al prefetto dicendo che Venezia da oggi non dà più disponibilità di posti per accogliere migranti". A pochi giorni dalla sua elezione a sindaco del capoluogo veneto, parlando di immigrazione Luigi Brugnaro va allo scontro frontale con il governo.
"Abbiamo già da togliere un sacco di gente che gira e bighellona per le strade, che si ubriaca, fa accattonaggio molesto, che vende borse contraffatte - ha detto il neo sindaco ospite su Radio 24 - Siamo in una situazione di disequilibrio e rischiamo problemi sociali".
LOTTA AGLI ABUSIVI - Brugnaro ha poi insistito sul tema della lotta al degrado e ai venditori abusivi: "A Venezia cominceremo a fare delle ordinanze: la gente non può permettersi di vomitare per la strada, non possono lavarsi nelle fontanelle pubbliche come succede a Mestre ma faremo anche ordinanze contro il vagabondaggio. I venditori abusivi vanno tolti da Venezia, assolutamente".
E SALVINI LITIGA CON IL PAPA - Scontro frontale tra papa Francesco e il leader della Lega Nord Matteo Salvini. Nell'udienza generale Bergoglio è tornato sul tema dell'accoglienza scatenando l'ira del segretario del Carroccio. "Preghiamo per tanti fratelli e sorelle che cercando rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati nella loro dignità", ha detto il Pontefice. Poi una frecciata ai partiti anti-immigrazione. "Vi invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca aiuto".
LOTTA AGLI ABUSIVI - Brugnaro ha poi insistito sul tema della lotta al degrado e ai venditori abusivi: "A Venezia cominceremo a fare delle ordinanze: la gente non può permettersi di vomitare per la strada, non possono lavarsi nelle fontanelle pubbliche come succede a Mestre ma faremo anche ordinanze contro il vagabondaggio. I venditori abusivi vanno tolti da Venezia, assolutamente".
E SALVINI LITIGA CON IL PAPA - Scontro frontale tra papa Francesco e il leader della Lega Nord Matteo Salvini. Nell'udienza generale Bergoglio è tornato sul tema dell'accoglienza scatenando l'ira del segretario del Carroccio. "Preghiamo per tanti fratelli e sorelle che cercando rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati nella loro dignità", ha detto il Pontefice. Poi una frecciata ai partiti anti-immigrazione. "Vi invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca aiuto".
MIGRANTI RIABBRACCIANO I FIGLI PERSI DURANTE UN NAUFRAGIO
Le parole del pontefice hanno provocato la reazione del leader della Lega Matteo Salvini. "Per curiosità, lo Stato del Vaticano quanti immigrati ospita?", ha scritto su Facebook. E su Radio Padania ha aggiunto: "Diciamo con rispetto al papa che non abbiamo bisogno di essere perdonati, pecchiamo come tutti ma ci sentiamo buoni e generosi più di altri pseudo cattolici che dicono c'è posto per tutto il mondo". Il Papa andrà a Torino e incontrerà i rifugiati, "chissà se incontrerà anche dei torinesi sfrattati o disoccupati o vedrà solo dei profughi?". Insomma, questo papa "mi piaceva tanto all'inizio, adesso boh boh".
MIGRANTI: SOPRAVVISSUTI ARRIVANO AL CARA DI MINEO | FOTO INFOPHOTO
DURA REPLICA DI SEL - Sulla polemica interviene anche il capogruppo dei deputati di Sel Arturo Scotto. "La destra razzista e xenofoba continua ogni giorno a gridare all'invasione alimentando la paura e il razzismo. La gara di solidarietà per portare generi di prima necessità non si è fermata a Roma, a Milano o a Ventimiglia. Con le grida di Salvini e soci non si risolve il problema dei profughi. Salvini si faccia l'esame di coscienza e ammetta che la colpa del mancato adeguamento della nostra legislazione in materia di politiche migratorie è della Lega".
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