Roma dà un calcio al turismo
Entrano il vigore le nuove tasse di soggiorno volute dal Campdoglio. Per alloggiare in un hotel si pagherànno dai 3 ai 7 euro a notte. Visitatori infuriati. Così la Capitale perde il suo appeal
Dalla Redazione
Mazzata sui turisti che vogliono visitare Roma. E’, infatti, aumentata la tassa di soggiorno nella Capitale, così come deciso dal Campidoglio lo scorso 24 luglio. Il contributo sarà dovuto da chi alloggerà nelle diverse strutture recettive (ad esclusione degli ostelli) e si applicherà per ogni notte trascorsa fino a un massimo di 10 giorni. Per gli hotel a 1-2 stelle si pagheranno 3 euro al giorno, 4 euro per i 3 stelle, 6 per i 4 stelle e 7 per i 5 stelle. Per b&b, camere in affitto e case vacanza la tariffa sarà, invece, di 3,5 euro. Infine 4 euro a notte saranno dovuti da chi soggiornerà in agriturismi e residenze e 2 euro da chi alloggerà in strutture aperte (con un massimo stavolta di 5 giorni).
L’aumento delle tariffe ha provocato malumori in città, specie tra gli albergatori. “Abbiamo affisso un avviso in ogni camera e lo comunicheremo a ogni check in” ha detto al Corriere.it la receptionist dell’hotel Principe Torlonia di via Fea. “Finora ne abbiamo avuto solo uno — ha spiegato — e la reazione è stata di sgomento e disappunto. Sei euro è veramente troppo. Noi siamo un 4 stelle lusso, ma a volte vendiamo anche camere a 50 euro. In quel caso si rischia che la tassa arrivi quasi al costo della camera per persona, il che è paradossale”.
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