Blocco stipendi Pa, sindacati in trincea. Camusso: "E' incomprensibile"
Il leader Cgil: "Chiediamo coerenza al governo, sulla linea degli 80 euro". Anche Bonanni torna sulle parole del ministro Madia, che ha annunciato il congelamento esteso all'anno prossimo: "Ci mobiliteremo per denunciare questo scandalo". Usb: "Sarà guerriglia"
MILANO - "Non comprendiamo la logica per cui si continua a prorogare il blocco dei contratti. La sensazione è che si seguiti a chiedere ai soliti noti per non toccare altri interessi che invece produrrebbero molte risorse". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sul nuovo blocco dei salari degli statali annunciato ieri dal ministro Marianna Madia a valere sul 2015. "In questo momento non ci sono le risorse perché l'Italia è ancora in una fase di difficoltà economica", ha detto il titolare della Funzione pubblica gelando le aspettative di 3 milioni di statali, che dal 2010 non hanno visto salire il proprio cedolino.
"Bisogna decidere che cosa si vuol fare", ha aggiunto Camusso da Buggerru, in Sardegna, dove ha ricordato il primo sciopero generale d'Italia del 4 settembre 1904. "Il presidente del Consiglio e il governo hanno fatto la manovra sugli 80 euro che noi abbiamo giudicato positivamente, non solo perché era un segno di riconoscimento al lavoro ma soprattutto perché era il segnale che non si esce dalla crisi abbassando i salari e peggiorando le condizioni dei lavoratori", ha spiegato ancora. "Ecco perchè vorremmo coerenza con questa scelta, chiudendo una stagione lunga sei anni che ha portato all'impoverimento delle retribuzioni e delle pensioni. Bisogna mettere al centro
"Bisogna decidere che cosa si vuol fare", ha aggiunto Camusso da Buggerru, in Sardegna, dove ha ricordato il primo sciopero generale d'Italia del 4 settembre 1904. "Il presidente del Consiglio e il governo hanno fatto la manovra sugli 80 euro che noi abbiamo giudicato positivamente, non solo perché era un segno di riconoscimento al lavoro ma soprattutto perché era il segnale che non si esce dalla crisi abbassando i salari e peggiorando le condizioni dei lavoratori", ha spiegato ancora. "Ecco perchè vorremmo coerenza con questa scelta, chiudendo una stagione lunga sei anni che ha portato all'impoverimento delle retribuzioni e delle pensioni. Bisogna mettere al centro
Secondo i conti del sindacato di Corso d'Italia, con la proroga del congelamento dei salari pubblici al 2015, i dipendenti subirebbero una perdita da 4.800 euro, 600 per il prossimo anno che si sommano a 4.200 cumulati in passato. Si tratterebbe di fatto di una bella "botta" capace di attutire in maniera decisiva l'effetto positivo del bonus Irpef da 80 euro.
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Oltre al leader della Cgil, torna oggi a tuonare anche il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni: "Ci mobiliteremo in tutta Italia, spiegheremo a tutti" la situazione, visto che si usano i "guanti bianchi per le municipalizzate e la mannaia su dipendenti pubblici. E' intollerabile", dice a Rainews24. Quanto alla mobilitazione "ci metteremo d'accordo nel sindacato per denunciare questo scandalo". Prima del segretario, era stato il responsabile della Funzione pubblica della Cisl, Giovanni Faverin, ad annunciare le contromosse del sindacato: "Per risparmiare ci vogliono meno enti, meno dirigenti, una seria riorganizzazione - ha spiegato s RaiTre Faverin -. Sciopero? Siamo agitati e mobilitati da anni. Ma questa non la lasceremo passare". Si è fatto sentire anche Antonio Foccillo, segretario confederale Uil, chiedendo uno "stop alle continue vessazioni e al non rispetto dei patti".
Da registrare anche la reazione del coordinamento Sicurezza Ugl, organo che riunisce il personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco: le anticipazioni del ministro Madia "suscitano il nostro più vivo dissenso. Faremo il possibile per spingere il governo a fare un passo indietro". A cominciare dalla Polizia di Bologna che non concederà più straordinari. Dall'Usb ancora più durezza: ""A Renzi, che spesso parla di iniziative rivoluzionarie risponderemo attuando la guerriglia nel pubblico impiego, con iniziative non convenzionali".
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