La mezza bufala della Bundesbank contro Matteo Renzi
di Andrea Mollica - 04/07/2014 - La vera storia delle parole di Jens Weidmann sul presidente del Consiglio. Che non ha mai detto "Renzi ci dice cosa fare".
Le ultime ore sono state dominate da una polemica tra Italia e Germania basata su un presupposto inesistente. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann non ha mai affermato che «il premier italiano dice che la fotografia dell’Europa è il volto della noia e ci dice anche cosa dobbiamo fare», non quantomeno nel senso che gli è stato attribuito dalla stampa italiana.
MATTEO RENZI, JENS WEIDMANN E LA STAMPA ITALIANA - Le prima pagine dei giornali italiani di oggi sono dominati dai presunti attacchi del presidente della Bundesbank Jens Weidmann contro Matteo Renzi.
La Repubblica titola: «La Bundesbank attacca Renzi: “Ci dice cosa fare”.
La Stampa invece nel sottotitolo riprende la stessa interpretazione delle dichiarazioni del presidente della banca centrale tedesca, con un «La Bundesbank: ora ci spiega lui cosa fare». Una delle fonti di questa versione delle parole di Weidmann, non certo tenere verso il governo italiano, è l’agenzia “Il Velino”.
Weidmann ha citato Renzi esplicitamente, dicendo agli esponenti dell’economia e della politica riuniti a Berlino dai cristiano-democratici che ‘il premier italiano afferma che la fotografia dell’Europa e’ il volto della noia e ci dice anche cosa dobbiamo fare’. (?) La grande paura del numero uno della Bundesbank e’ quella che i Paesi che spingono per promuovere la crescita facciano nuovi debiti. ‘Non e’ questo il presupposto della crescita’, ha affermato, sottolineando con forza il rischio che ‘i tassi bassi non vengano usati per fare le riforme ma per finanziare altre spese’.
MATTEO RENZI E LE VERE PAROLE DI JENS WEIDMANN - Dopo che sono circolate le prime agenzie, il governo italiano ha preso una posizione molto dura contro la Bundesbank, e la polemica è proseguita fino a poche ore fa, quando sono arrivate le dichiarazioni concilianti del portavoce di Angela Merkel e del ministro dell’Economia Padoan. La polemica, almeno in parte, non aveva però ragioni vere di esistere. Ecco cosa ha detto veramente Jens Weidmann, con la citazione in tedesca e successiva traduzione, all’incontro del Wirtschaftrat der Cdu di ieri. Ecco il passaggio del discorso pubblicato sul sito dellaBundesbank.
Empfehlungen aus Brüssel werden gerade von denen, die eine weitergehende Gemeinschaftshaftung fordern, häufig als Einmischung in nationale Angelegenheiten gesehen. Italiens Ministerpräsident Matteo Renzi vergleicht die EU zum Beispiel mit einer “alten, langweiligen Tante, die uns sagt, was wir tun sollen”.
I consigli da Bruxelles vengono spesso visti come un’intromissione negli affari nazionali da chi richiede un’ulteriore condivisione delle responsabilità. Il presidente del Consiglio italiano paragona l’UE per esempio ad “un’anziana, noiosa zia che ci dice cosa dobbiamo fare”
Weidmann non ha mai detto il «Renzi ci dice cosa dobbiamo fare», polemicamente riferito al fare più debiti come strada per ritornare alla cresciuta, suggerito dai giornali italiani. Il “ci dice cosa dobbiamo fare” era un citazione di quel che aveva detto il nostro Premier, riferendosi alla Ue. Sicuramente l’intero impianto del discorso del presidente della Bundesbank è distante dalle posizioni del governo italiano, ma una critica così esplicita e diplomaticamente incomprensibile non è stata mai affermata da Jens Weidmann, banchiere centrale che si è distinto in questi anni per l’ortodossia rigorista. Il presidente della Bundesbank è stato per esempio l’unico banchiere centrale dell’eurozona ad aver votato contro il programma Omt all’interno del Consiglio direttivo della Bce. Grazie a Pierlugi Menniti per lo spunto.
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