Grillo: "Legge elettorale, nessuna intesa senza preferenze"
"Non andrò al secondo incontro col Pd: sono un emotivo". Riforme, "le appoggeremo o non le appoggeremo, dipende da cosa proporranno". "Renzi a Strasburgo? Discorso carino, col selfie: ma avrei preferito parlasse del fiscal compact". "Mai chiesto al Parlamento Ue di non dare soldi all'Italia"
ROMA - Il prossimo faccia a faccia tra Pd e Movimento 5 Stelle si svolgerà lunedì alle 15, come ha annunciato su Twitter il deputato pentastellato Danilo Toninelli. Beppe Grillo, anche questa volta, non ci sarà. Ma, reduce dalla trasferta a Strasburgo, oggi è a Roma, dove incontra i parlamentari stellati mentre a Palazzo Chigi Matteo Renzi e Silvio Berlusconiconfermano il patto del Nazareno sulle riforme. Che Grillo attacca, riscaldando il clima in vista dell'incontro di lunedì tra le due delegazioni.
Innazitutto sulla legge elettorale. "La loro ha dei caratteri incostituzionali. Noi vogliamo le preferenze e abbiamo fatto una cosa nei confini della Costituzione" afferma, lasciando la Camera al termine di una riunione con i deputati Cinque Stelle.
Matteo Renzi ha definito la legge elettorale del Movimento Cinque Stelle il "complicatellum"? "E' un po' boriosetto", commenta Grillo, che sulla riforma della legge del voto insiste: "Loro hanno una legge non costituzionale, noi sì", visto che non prevede il premio di maggioranza e mette le preferenze. "Noi andremo avanti con calma su tutti i punti", ha aggiunto. Quanto alle riforme, "le appoggeremo o non le appoggeremo, dipende da cosa proporranno".
Alla domanda se parteciperà al secondo confronto col Pd, Beppe Grillo, risponde: "Va chi è andato la prima volta". Aggiungendo: "Da Renzi non vado perché sono un emotivo".
Poi il leader M5s ha lasciato la riunione alla Camera e nel tardo pomeriggio è arrivato al Senato per il secondo incontro della sua giornata romana con i parlamentari del Movimento 5 Stelle. A Palazzo Madama, Grillo si è detto "molto soddisfatto" della prima esperienza europea del Movimento Cinque Stelle.
"Arrivo da Strasburgo, sei ore di macchina, però là il gruppo è fantastico, quelli sono bravi, sono uniti, ho trovato un bel clima là" racconta Grillo prima che inizia l'assemblea con i senatori M5s, "poi siamo in tutte le commissioni, un successo pazzesco, ragazzi. Io sono molto soddisfatto, il nostro gruppo è coeso, un bel gruppo, nonostante le voci strane che mettete in giro. Movimento spaccato? Si sono spaccati tutti tranne noi che siamo ancora integri in una maniera straordinaria".
In ogni caso, osserva il leader M5s, "non c'è democrazia. Togliamoci l'idea che questo paese sia democratico. Con questo sistema, non ci sono speranze. Ed è questo il terrorismo che stanno facendo: con questi parametri noi abbiamo ceduto sovranità economica, sovranità dell'intelligenza italiana. I trattati sono stati traditi. Avrei voluto che Renzi parlasse di queste cose. Quando ha finito il suo bel discorso, col selfie, carino, molto carino. Avrei voluto che parlasse del fiscal compact. E invece?". Ma ai tedeschi Renzi ha ricordato che loro hanno sforato. "Il problema è che qui non puoi sforare nulla. Hanno messo Juncker apposta. Non puoi sforare nulla".
Beppe Grillo si è anche difeso negando di aver chiesto ai deputati europei di bloccare i fondi destinati all'Italia, precisando che nel video del suo intervento "c'era un taglio in mezzo, un bip. Io stavo parlando del '97, delle frodi, ma hanno montato un pezzo come se io avessi detto di non dare soldi al sud". Secondo il leader M5s, in ogni caso, "l'Italia è un paese semilibero" e "serve un diritto all'informazione libera. E invece è tutto talmente complicato che questo li mette al riparo da qualsiasi cosa. Gli editori devono diventare puri". Serve, ha aggiunto, "un organo che tuteli la salute mentale del lettore".
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