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BOLZANO - "Oggi viviamo in un tempo in cui tutto è presente: siamo sempre online, la politica è sempre live. Tutto è un indefinito presente. Ma se riflettiamo, ci rendiamo conto dei passi in avanti fatti: l'Europa è premio Nobel per la pace non come premio alla carriera ma per quello che ha fatto". Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Fiè allo Sciliar (Bolzano) con il cancelliere austriacoWerner Faymann per il convegno Regioni in Europa. L'Europa delle Regioni organizzato al castello di Presule. E proprio da Bolzano il premier ha rilanciato: "Noi non vogliamo che l'Inghilterra esca dall'Europa. Deve far parte della scommessa europea".

Poi la sollecitazione: "Difendiamo l'Europa dall'assalto della tecnocrazia", perché l'Europa non sia solo la patria di "banchieri e burocrati".

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"Se vogliamo costruire il futuro - ha proseguito Renzi - non possiamo esser schiacciati sul presente. Io sono considerato il rottamatore, che distrugge il passato. Non è così, per me la rottamazione non è cancellare il passato, il passato è fondamentale. Poi c'era una questione legata a politici romani ma non lo ricordiamo qui...".

E ancora, con un monito alla Lega: "La parola identità - ha sottolineato - non è parolaccia. Non è il contrario della parola integrazione, il contrario è disintegrazione, e un atteggiamento vetero-leghista pensa di affermare l'identità facendo fuori gli altri". Quanto alla crisi, ha affermato: "Non possiamo pensare di uscirne se continuiamo a guardare a chi ha risultati diversi da noi, sull'economia come sulla disoccupazione, come causa dei nostri problemi".