4/07/2014
L’importanza di far ripartire il credito
La riduzione di consumi e investimenti nei periferici è dovuta anche al credit crunch
I consumi nei paesi periferici dell’Ue si sono contratti fortemente durante la crisi, ma in media meno degli investimenti fissi lordi, almeno per alcuni dei paesi considerati, fra cui il nostro. Il terzo grafico mostra la correlazione fra l’indice delle vendite al dettaglio e l’indice degli investimenti fissi lordi. Come si nota, la pendenza delle curve per la media della zona Euro è superiore ai 45 gradi (indicati dalla bisettrice). Questo indica che la caduta degli investimenti è stata più grande della caduta dei consumi, il che può far sorgere più di un dubbio sul fatto che non sia stata la sola aspettativa di minore domanda futura a far contrarre gli investimenti privati.
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Si deve ovviamente ricordare che le due variabili sono fortemente interrelate; tuttavia con tutta evidenza il flusso di risorse destinate al credito nei tre paesi evidenziati si è bruscamente arrestato a causa del credit crunch, aggravando ulteriormente (a causa della riduzione del credito al consumo) le vendite al dettaglio. Il flusso di investimenti esteri in Spagna, Irlanda, Grecia si è bruscamente interrotto, mentre in Italia lo shock sui corsi dei nostri titoli del debito pubblico ha contratto gli attivi bancari con effetti negativi al potenziale di collaterale scontabile nel circuito bancario. È quanto mai urgente che il canale creditizio sia rimesso in condizione di far affluire risorse alle famiglie e alle imprese con volontà d’investire.
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