Antitrust: «Separare le fondazioni dalle banche»
Pitruzzella: «Il capitalismo di relazione è dannoso».
ECONOMIA
In Italia c'è un capitalismo di relazione che «danneggia la parte vitale e competitiva dell'economia italiana», favorendo «l'espansione della spesa pubblica», in alcuni casi «diretta a soddisfare gli interessi particolaristici delle lobbies e dei cacciatori di rendite». Lo ha affermato il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, alla presentazione della relazione annuale dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato.
«PRIVILEGI» DA COLPIRE. Il capitalismo di relazione, ha spiegato Pitruzzella, «è basato sull'intreccio tra pochi grandi potentati economici, sulle loro relazioni con il potere politico e amministrativo, sulla ricerca delle rendite di posizione». E quindi è basato sui «privilegi piuttosto che sui meriti», e può essere considerato un freno allo sviluppo del Paese. Perché aggrava «le diseguaglianze, pregiudicando quella particolare forma di eguaglianza che è l'eguaglianza delle opportunità».
CONCAUSA DEL DEBITO PUBBLICO. A giudizio di Pitruzzella, le tendenze tipiche del capitalismo di relazione hanno contribuito a creare «quell'enorme debito pubblico che costituisce un grande ostacolo alla crescita economica, e un fardello ingiustamente caricato sulle nuove generazioni». Ma l'economia italiana non è fatta solo di privilegi: esistono infatti molte imprese in grado di «competere con successo sui mercati internazionali, che hanno saputo superare la crisi».
«RAFFORZARE LA SEPARAZIONE TRA BANCHE E FONDAZIONI». Sempre secondo Pitruzzella, è necessario realizzare un «rafforzamento della separazione tra fondazione e banca conferitaria», estendendo il divieto di detenere partecipazioni di controllo in società bancarie «anche ai casi in cui il controllo è esercitato, di fatto, congiuntamente ad altri azionisti». Un passo concreto verso il superamento e la «rescissione dei legami personali tra diversi istituti», avviato con l'introduzione del divieto di interlocking directorates. Un divieto che «va reso effettivo anche per le fondazioni bancarie».
GRASSO: CRIMINALITÀ ORGANIZZATA «INQUINA L'ECONOMIA». Oltre al capitalismo di relazione, «c'è un'altra concorrenza sleale che blocca la nostra economia e soffoca nella culla idee innovative, operatori coraggiosi e imprese che in altri contesti potrebbero prosperare. Mi riferisco alla criminalità organizzata, che inquina l'economia e prospera senza doversi preoccupare della difficoltà di reperire i capitali per iniziare le attività e dei vincoli previsti dalla legge in materia di tutela dei diritti del lavoratore». Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell'Antitrust.
«PRIVILEGI» DA COLPIRE. Il capitalismo di relazione, ha spiegato Pitruzzella, «è basato sull'intreccio tra pochi grandi potentati economici, sulle loro relazioni con il potere politico e amministrativo, sulla ricerca delle rendite di posizione». E quindi è basato sui «privilegi piuttosto che sui meriti», e può essere considerato un freno allo sviluppo del Paese. Perché aggrava «le diseguaglianze, pregiudicando quella particolare forma di eguaglianza che è l'eguaglianza delle opportunità».
CONCAUSA DEL DEBITO PUBBLICO. A giudizio di Pitruzzella, le tendenze tipiche del capitalismo di relazione hanno contribuito a creare «quell'enorme debito pubblico che costituisce un grande ostacolo alla crescita economica, e un fardello ingiustamente caricato sulle nuove generazioni». Ma l'economia italiana non è fatta solo di privilegi: esistono infatti molte imprese in grado di «competere con successo sui mercati internazionali, che hanno saputo superare la crisi».
«RAFFORZARE LA SEPARAZIONE TRA BANCHE E FONDAZIONI». Sempre secondo Pitruzzella, è necessario realizzare un «rafforzamento della separazione tra fondazione e banca conferitaria», estendendo il divieto di detenere partecipazioni di controllo in società bancarie «anche ai casi in cui il controllo è esercitato, di fatto, congiuntamente ad altri azionisti». Un passo concreto verso il superamento e la «rescissione dei legami personali tra diversi istituti», avviato con l'introduzione del divieto di interlocking directorates. Un divieto che «va reso effettivo anche per le fondazioni bancarie».
GRASSO: CRIMINALITÀ ORGANIZZATA «INQUINA L'ECONOMIA». Oltre al capitalismo di relazione, «c'è un'altra concorrenza sleale che blocca la nostra economia e soffoca nella culla idee innovative, operatori coraggiosi e imprese che in altri contesti potrebbero prosperare. Mi riferisco alla criminalità organizzata, che inquina l'economia e prospera senza doversi preoccupare della difficoltà di reperire i capitali per iniziare le attività e dei vincoli previsti dalla legge in materia di tutela dei diritti del lavoratore». Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell'Antitrust.
Lunedì, 30 Giugno 2014
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