01.07.14
A quattro anni dalla discussa riforma Gelmini, l’attenzione si concentra sugli effetti del nuovo sistema di reclutamento e valutazione dell’Anvur. Tre articoli sugli effetti attesi e inattesi della riforma.
La “riforma Gelmini” dell’università è stata fortemente voluta da una parte dello schieramento politico e accademico e violentemente osteggiata da un’altra. Oggi l’attenzione è concentrata sugli effetti del nuovo sistema di reclutamento e della valutazione della ricerca condotta dall’Anvur.
Ma l’obiettivo chiave della riforma del 2010 era di cambiare la governance delle università italiane, verticalizzando i processi decisionali e semplificando gli assetti organizzativi degli atenei per aumentarne l’efficienza. L’obiettivo è stato raggiunto? E in quali modi? Una ricerca condotta da Unires sui sessantasei atenei statali italiani consente di dare alcune risposte a queste domande. Ecco tre articoli che discutono effetti attesi e non attesi della riforma.
Ma l’obiettivo chiave della riforma del 2010 era di cambiare la governance delle università italiane, verticalizzando i processi decisionali e semplificando gli assetti organizzativi degli atenei per aumentarne l’efficienza. L’obiettivo è stato raggiunto? E in quali modi? Una ricerca condotta da Unires sui sessantasei atenei statali italiani consente di dare alcune risposte a queste domande. Ecco tre articoli che discutono effetti attesi e non attesi della riforma.
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