venerdì 4 luglio 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

RILEVAZIONE
Il rapporto deficit-Pil nel primo trimestre del 2014 è risultato pari al 6,6%, in miglioramento di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2013 (era al 7,3%).
Lo ha rilevato l'Istat, che ha ricordato come il dato non tenga conto delle operazioni di swap.
PRESSIONE FISCALE AL 38%. La pressione fiscale nel primo trimestre del 2014, invece, è stata pari al 38,5%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto all'anno precedente, quando, sempre nel primo trimestre, si era attestata al 38,8%. L'Istat ha sottolineato come si tratti della terza diminuzione consecutiva in termini tendenziali.
L'istituto di statistica ha ricordato come per pressione fiscale si intenda il rapporto tra la somma di imposte dirette, indirette, in conto capitale, contributi sociali e Prodotto interno lordo (Pil). Di solito nei primi tre mesi dell'anno la pressione fiscale risulta meno accentuata rispetto ai trimestri successivi. L'andamento, infatti, nella maggior parte dei casi è crescente durante i 12 mesi dell'anno, per toccare i massimi nel quarto trimestre, quando si concentrano le scadenze dei diversi pagamenti.
CRESCE LA SPESA DELLE FAMIGLIE. Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, ovvero il loro reddito reale, nel primo trimestre del 2014 è tornato in calo, scendendo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,2% su base annua.
Nello stesso lasso di tempo, invece, la spesa è aumentata dello 0,2%: si tratta della prima crescita tendenziale dopo due anni.
Venerdì, 04 Luglio 2014

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