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Valeria Fedeli alla Leopolda dopo 34 anni di Cgil. La vicepresidente del Senato: "Sono coerente con le mie scelte"
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Sindacalista della Cgil per 34 anni, attuale vicepresidente Pd del Senato, Valeria Fedeli è alla Leopolda dove coordina, insieme ad un imprenditore, un tavolo sulla politica industriale.
"Per me - dice riferendosi alla manifestazione della Cgil - non è una bella giornata, ma come ho già detto pubblicamente sono coerente con le mie scelte". "Questa manifestazione - spiega - è contro il Jobs act nel suo complesso e contro la politica di questo governo. Per 34 anni sono stata in Cgil con convinzione e liberamente nella maggioranza congressuale e non partecipavo alle iniziative della minoranza in contestazione, così vale adesso: è la mia coerenza che mi porta a non essere in una piazza che è contro la politica di questo governo, che io sostengo e che io ho votato in Senato".
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"I miei sentimenti - sottolinea ancora Fedeli - sono di grande rispetto per chi sta in piazza a Roma, ma allo stesso tempo so che, proprio per rispondere alle ragioni di chi oggi è in piazza, ai lavoratori e alle lavoratrici che erano nelle varie piazze d'Italia della Cisl sabato scorso, serve esattamente che il Pd riesca a fare tutte le riforme, le migliori possibili, con al centro il lavoro, e secondo me i segnali di inversione questo governo, nella condizione data, li sta dando".
Quanto a chi oggi invece nel suo partito ha scelto di non andare da nessuna parte oppure di unirsi alla manifestazione del sindacato, Fedeli osserva: "Ciascuno è libero di scegliere le proprie ragioni di stare nel Pd, di votare dopo il dibattito i cambiamenti parlamentari di una legge e di stare nelle piazze: francamente, però, se tu vai in una piazza in cui si dice che è contro questo governo, poi fai fatica a stare nella stessa maggioranza che lo sostiene. Detto questo, ritengo che c'era il pluralismo in Cgil e c'è in questo partito, l'importante è che ciascuno sappia motivare la propria coerenza".
Alla Leopolda si confronta sulla politica industriale: "E' la cosa su cui ho lavorato moltissimo negli ultimi 15 anni in Italia e in Europa, credo fondamentale che questo governo si dia una priorità sulle nuove politiche industriali. Penso di poter portare qui dentro le stesse ragioni di merito che portavo ai tavoli come sindacalista nel confronto con datori di lavoro e imprenditori a livello nazionale ed europeo"
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