GIUSTIZIA
Giulio Tremonti indagato per corruzione
Per la procura di Milano avrebbe preso 2,4 milioni durante l'incarico da ministro.
30 Ottobre 2014
L'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti è indagato dalla procura di Milano per un presunto caso di corruzione che risalirebbe al 2009. Come riportato dal Corriere della Sera, secondo quanto emerso dalle indagini, Tremonti durante il suo incarico nel governo Berlusconi, avrebbe incassato una tangente da 2,4 milioni da Finmeccanica per «l'ammorbidimento della propria iniziale contrarietà al controverso acquisto» per 3,4 miliardi di euro della società americana Drs, fornitrice del Pentagono.
INDAGATO GUARGAGLINI. Nell'indagine della procura, oltre a Tremonti sono coinvolti anche Enrico Vitali (uno dei suoi commercialisti), l'ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, e l'ex direttore finanziario dell'azienda Alessandro Pansa. I pm hanno inviato al tribunale dei ministri gli atti dell'inchiesta.
Tremonti ad aprile ha patteggiato a Roma una pena di 4 mesi di reclusione, poi convertiti in 30 mila euro di pena pecuniaria e 10 mila di multa per finanziamento illecito, legato a una casa messa a disposizione da Marco Milanese.
«APPARENTE CONSULENZA». La tangente - si legge nel servizio - sarebbe stata veicolata dietro lo schermo di una parcella professionale liquidata da Finmeccanica a saldo di un'apparente consulenza sui profili fiscali dell'acquisizione, appunto di Drs, allo studio 'Vitali Romagnoli Piccardi & Associati' dal quale il fondatore Tremonti era formalmente uscito essendo divenuto ministro e di cui oggi è di nuovo socio.
TREMONTI: «MAI CHIESTO NULLA A FINMECCANICA». Il 30 ottobre i carabinieri del nucleo investigativo di Milano hanno perquisito lo studio legale tributario milanese del quale è socio Tremonti, che ha fatto sapere di «non aver mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica. Anche per questo», ha aggiunto, «come sempre ho assoluta fiducia nella giustizia».
INDAGATO GUARGAGLINI. Nell'indagine della procura, oltre a Tremonti sono coinvolti anche Enrico Vitali (uno dei suoi commercialisti), l'ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, e l'ex direttore finanziario dell'azienda Alessandro Pansa. I pm hanno inviato al tribunale dei ministri gli atti dell'inchiesta.
Tremonti ad aprile ha patteggiato a Roma una pena di 4 mesi di reclusione, poi convertiti in 30 mila euro di pena pecuniaria e 10 mila di multa per finanziamento illecito, legato a una casa messa a disposizione da Marco Milanese.
«APPARENTE CONSULENZA». La tangente - si legge nel servizio - sarebbe stata veicolata dietro lo schermo di una parcella professionale liquidata da Finmeccanica a saldo di un'apparente consulenza sui profili fiscali dell'acquisizione, appunto di Drs, allo studio 'Vitali Romagnoli Piccardi & Associati' dal quale il fondatore Tremonti era formalmente uscito essendo divenuto ministro e di cui oggi è di nuovo socio.
TREMONTI: «MAI CHIESTO NULLA A FINMECCANICA». Il 30 ottobre i carabinieri del nucleo investigativo di Milano hanno perquisito lo studio legale tributario milanese del quale è socio Tremonti, che ha fatto sapere di «non aver mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica. Anche per questo», ha aggiunto, «come sempre ho assoluta fiducia nella giustizia».
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