Italiani: popolo di poeti, artisti e…ignoranti
Un sondaggio internazionale posiziona gli italiani tra i più ignoranti. Colpa di una scuola culturalmente fatiscente e dei media "sdraiati"
Ci vantiamo spesso di essere la patria della civiltà e della cultura. Ma l’Impero Romano è caduto 1.500 anni fa. Poi sono arrivati i barbari. Oggi di quella civiltà e di quella cultura ne rimane traccia solo nei monumenti e sui libri di storia. Perché oggi il popolo italico è fondamentalmente ignorante, uno dei più ignoranti d’Europa.
Pochi laureati e una scuola senza obiettivi. Se da una parte l’Italia può “vantare” la percentuale tra le più basse tra i paesi Ocse per laureati rispetto alla popolazione, evidentemente non solo la scuola fatica a formare lavoratori, ma manca anche l’obiettivo primario: educare i propri cittadini alla conoscenza. Ciò significa abituare gli studenti a leggere, ad informarsi e a costruirsi un senso critico. Così c’è chi non sa e chi fa finta di sapere, cioè si informa senza approfondire sul web.
Italia, fanalino di coda. L’ignoranza dell’italiano medio è oggi “certificata” da uno studio dell’istituto di sondaggi Ipsos Mori, commissionato dal giornale britannino The Guardian. Il sondaggio ha riguardato 14 paesi Ocse. Ai campioni di ogni singolo paese sono stati sottoposti alcuni quesiti sull’immigrazione, la presenza di islamici sul proprio territorio, la percentuale dei disoccupati e il numero degli elettori alle ultime elezioni politiche. Le risposte sono state poi incrociate con i dati reali in modo da ottenere lo “scollamento” dell’opinione pubblica rispetto a dati oggettivi. Lo diciamo subito: l’Italia si è classificata ultima tra i 14 paesi considerati.
L’invasione immaginata. Gli italiani pensano che la percentuale degli immigrati sulla popolazione sia del 30%. Secondo i dati ufficiali, invece, del 7%, con uno scollamento di 23 punti percentuali, il più altro tra i 14 paesi. Gli italiani ritengono poi di essere invasi dagli islamici. Per i nostri concittadini, il numero dei musulmani presenti sul territorio italiano sia del 20% dell’intera popolazione. Il dato reale a riguardo è del 4% (su questo scollamento gli italiani si accompagnano ai belgi, ai canadesi, agli australiani e ai francesi).
Italiani lontani dalla politica, o no? Sulla politica interna, Francia e Italia si contendono lo scettro dell’ignoranza. Gli italiani sono convinti che alle ultime elezioni politiche abbia votato appena la metà dei propri concittadini, pari al 54%, a causa di un presunto allontanamento degli elettori dalla politica e dai partiti. Il dato reale, invece, è il 75%.
Un paese di disoccupati. Sul piano sociale, invece, l’effetto mediatico della crisi, ha generato falsi miti, ad iniziare dal fatto che gli italiani ritengono che la percentuale dei disoccupati sia quasi il 50% della popolazione. In realtà coloro che sono senza impiego e che ne stanno cercando uno sono il 12%.
Quando manca il fact checking. L’Italia, come abbiamo detto, si posiziona in ultima posizione. Segno che nel nostro paese sono due le colonne portanti che vacillano e che forse sono già crollate: l’istruzione e l’informazione. La prima paga un ritardo in termini di investimenti ed innovazione che può essere recuperato con una rivoluzione culturale e anche tecnologica. La seconda, invece, è vittima dell’eccessivo peso della politica nel sistema, dove troppo spesso i media più popolari come la tv si limita a riportare le dichiarazioni senza fare alcuna opera di fact checking.
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