Vertice Governo sindacati, Susanna Camusso: "Surreale, nessun ministro aveva il mandato a discutere" (FOTO)
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"Surreale, i ministri presenti non avevano mandato a discutere di nulla, questo è il rispetto del governo verso le parti sociali...", esordisce Susanna Camusso alla conferenza subito dopo il vertice governo-sindacati al ministero del Lavoro. Un incontro con i ministri Padoan, Poletti e Madia, e il sottosegretario Graziano Delrio, assente Matteo Renzi come previsto. Si trattava del primo summit con le parti sociali dopo il varo, il 16 ottobre, della legge di Stabilità. Un incontro che ha lasciato sbigottiti i tre leader sindacali, anche Annamaria Furlan della Cisl e Carmelo Barbagallo, il numero due della Uil. Il fronte sindacale tuttavia non esce ricomposto da questo pomeriggio al ministero di via Veneto, come si evince dai toni della Furlan, assai diversi da quelli di Camusso, soprattutto a proposito della prossime iniziative sindacali.
Se la leader Cgil è sempre più proiettata verso lo sciopero generale, Furlan si augura che gli approfondimenti che il governo farà sulle proposte dei sindacati "siano positive". Approfondimenti che son stati assicurati da Delrio e Poletti. La Cisl dunque rinvia ogni decisione. Camusso invece parla della manifestazione del 25 ottobre a San Giovanni: "Sabato avevamo detto una cosa precisa: che saremmo andati avanti in assenza di risposte e mi pare che siamo in assenza di risposte".
Ma anche la Uil sembra molto delusa dal vertice: "Ci siamo limitati a illustrare le nostre posizioni", dice Barbagallo, "ma i ministri non avevano il mandato del premier per discutere e approfondire. L'unica cosa certa e' che non trattano. Per ora non si capisce se la partita sia aperta o chiusa. Forse, i ministri presenti al tavolo non erano gli interlocutori giusti...". Il numero due della Uil, che tra qualche settimana assumerà la leadership al posto di Luigi Angeletti, ha aggiunto che la sua organizzazione "aspetterà le risposte del governo. Se non ci saranno, ne prenderemo atto e ci comporteremo di conseguenza". Barbagallo ha inoltre auspicato una "riflessione" unitaria con Cgil e Cisl.
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