venerdì 31 ottobre 2014

Un accanimento odioso.

Neanche gli assassini trattati come Corona
Il fotografo resta in carcere. Preoccupa la sua salute
Ora chiede la grazia e l’affidamento terapeutico


di Marco Castoro
Ha ammazzato qualcuno? No. Ha commesso frodi milionarie come Madoff? Sicuramente no. È fuggito in qualche paradiso fiscale dove non è permessa l’estradizione? Niente affatto. Se avesse commesso soltanto uno di questi reati di sicuro non sarebbe finito in galera. Perché in Italia in carcere ci finiscono solo i condannati di reati figli di un dio minore e gli sfigati. Ma Fabrizio Corona in gattabuia c’è finito per aver scattato delle foto che poi ha cercato di rivendere. Come fanno tutti i paparazzi. E come fanno gli investigatori privati che lavorano per politici e aziende. Cassette di sicurezze stracolme di documenti compromettenti ce ne sono a migliaia. Nonostante tutti gli appelli che arrivano da più parti, a cominciare da Celentano, Travaglio e Fiorello, sta ancora in carcere. Tra l’altro con l’aggravante delle condizioni di salute. “Non sto più bene, sono crollato. Non esco più dalla cella, sono molto dimagrito”, ha detto Corona in un’intervista a Virus, il talk di Rai2 condotto da Nicola Porro. 
LA GRAZIA
“Chiederò la grazia. Solo per rivedere mio figlio – ha detto Corona – Non voglio scappare dalla mia pena, non voglio farla franca, io voglio scontare e pagare la mia condanna”. Al presidente Napolitano chiederà la grazia e di scontare la pena mediante l’affidamento terapeutico “per poter così proseguire il percorso di cura”.

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