La denuncia di un grillino: «A Padova liste fatte per spartire il potere»
La denuncia di Gino De Pauli, ultimo tra i candidati del movimento di Beppe Grillo: «Ho un video che dimostra tutto». Il comico domani sera in piazza delle Erbe
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di Elvira Scigliano
PADOVA. Gino De Pauli, 58 anni, portiere di notte al Grand’Italia, è noto alle cronache padovane perché è stato il primo sfortunato ad inciampare sulle rotaie del tram nel 2006. Ha quindi costituito un comitato di vittime che ha raccolto 245 feriti. Oggi è un candidato del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Esattamente l’ultimo nella lista al Senato. Ma il fanalino di coda ha deciso di “vuotare il sacco” accusando il movimento padovano di essere esattamente come tutti gli altri partiti, «pronti a spartirsi le candidature in vista delle elezioni». De Pauli dice di avere «un video girato durante l’assemblea dello scorso 3 dicembre ad Abano che dimostra la totale mancanza di rispetto delle regole poste da Grillo». Al comico ligure intende far avere copia del video domani alle 17.30 in piazza delle Erbe, e, magari, spiegare un paio di cose in salsa padovana.
Che cosa succederà se Grillo vede il video?
«Il disastro. Questo video è una bomba che dimostra che a Padova non hanno rispettato le regole. Grillo è il garante politico, se tiene fede a quello che ha detto dovrebbe cacciarli tutti dal Movimento. Il video dimostra che, in città, le candidature le decidono fra di loro: ad Abano gli ammonimenti di Grillo sono stati disattesi e la serata è stata incentrata sulla mera sponsorizzazione di alcuni candidati a scapito di altri. Non solo. Le regole dicono che non si candidano parenti e amici, invece in Veneto è stata candidata Gessica Costellato, moglie del consigliere comunale di Cartura, Francesco Vetri».
«Il disastro. Questo video è una bomba che dimostra che a Padova non hanno rispettato le regole. Grillo è il garante politico, se tiene fede a quello che ha detto dovrebbe cacciarli tutti dal Movimento. Il video dimostra che, in città, le candidature le decidono fra di loro: ad Abano gli ammonimenti di Grillo sono stati disattesi e la serata è stata incentrata sulla mera sponsorizzazione di alcuni candidati a scapito di altri. Non solo. Le regole dicono che non si candidano parenti e amici, invece in Veneto è stata candidata Gessica Costellato, moglie del consigliere comunale di Cartura, Francesco Vetri».
Da quando è attivista del Movimento 5 stelle?
«Da 8 anni. Ho cominciato tenendo aggiornato Grillo, attraverso il blog, delle vicende delle rotaie killer. Anche se quella storia non è stata presa in seria considerazione dagli organi di vertice del Meetup (il Movimento 5 stelle di Padova ndr)».
«Da 8 anni. Ho cominciato tenendo aggiornato Grillo, attraverso il blog, delle vicende delle rotaie killer. Anche se quella storia non è stata presa in seria considerazione dagli organi di vertice del Meetup (il Movimento 5 stelle di Padova ndr)».
Ha mai incontrato Beppe Grillo?
«Ai suoi spettacoli, ma non c’ho mai parlato direttamente. Lui non risponde quasi mai, ma legge tutto. Tanto che a ottobre del 2009 il mio comitato ha avuto la sua ufficializzazione con un post pubblicato sul blog: mica dedica a chiunque uno spazio. Da allora sono stato sotto esame, mi ha fatto le pulci per capire se ero affidabile»
«Ai suoi spettacoli, ma non c’ho mai parlato direttamente. Lui non risponde quasi mai, ma legge tutto. Tanto che a ottobre del 2009 il mio comitato ha avuto la sua ufficializzazione con un post pubblicato sul blog: mica dedica a chiunque uno spazio. Da allora sono stato sotto esame, mi ha fatto le pulci per capire se ero affidabile»
Cosa chiederà domani a Grillo?
«Un risarcimento morale. Sono stato un attivista convinto senza mai lamentarmi, anche se lavoravo di notte ed operavo per il Movimento di giorno. Ad un certo punto non ho potuto più essere un valido attivista per problemi con il lavoro. Ma nessuno mi ha sostenuto e la mia prolungata assenza è stata usata contro di me per emarginarmi dal gruppo e, peggio, per diffamarmi come cacciatore di poltrone e così mi hanno dato l’ultimo posto in lista».
«Un risarcimento morale. Sono stato un attivista convinto senza mai lamentarmi, anche se lavoravo di notte ed operavo per il Movimento di giorno. Ad un certo punto non ho potuto più essere un valido attivista per problemi con il lavoro. Ma nessuno mi ha sostenuto e la mia prolungata assenza è stata usata contro di me per emarginarmi dal gruppo e, peggio, per diffamarmi come cacciatore di poltrone e così mi hanno dato l’ultimo posto in lista».
Cosa si aspetta ora?
«Che scriva pubblicamente che sono una persona onesta non interessata alle poltrone».
«Che scriva pubblicamente che sono una persona onesta non interessata alle poltrone».
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