Aldo Grasso contro Claudio Messora
di Ferma Restando - 02/03/2014
Aldo Grasso oggi dedica la sua rubrica in prima pagina sul Corriere della Sera a Claudio Messora, comunicatore del MoVimento 5 Stelle in Senato spesso finito agli onori delle cronache per le sue prese di posizione:
Di sue autobiografie ne girano parecchie, spesso contraddittorie: in alcune si vanta di aver vinto come autore testi un festival di Castrocaro, in altre si confessa «berlusconiano pentito» (ha votato Berlusconi per due volte prima di insultarlo con ferocia), in altre ancora sostiene di aver «realizzato un doppio dvd sul tema della prevedibilità dei terremoti… che mette a confronto diretto i risultati della scienza e le nuove frontiere della ricerca indipendente».
E poi:
Messora ha molte identità: musicista, informatico, scienziato, project manager, interior designer, startuppista, complottista in stile Gaia («L’Aids non è una malattia infettiva, né è contagiosa, né tantomeno è causata da un virus…»), opinionista, antilobbista, forse solo un po’ ballista. Nonostante le molte attività intellettuali, dal suo blog Byoblu disprezza gli intellettuali: «Che significa “intellettuale”? Dov’è che ci si laurea in “intellettualità”?… È un’altra casta, con le sue baronie, i suoi intoccabili, quasi sempre schierati, che mangiano alla tavola dei privilegiati, che vanno alle prime, che scrivono prefazioni, che si invitano reciprocamente ai convegni…».
Grasso ricorda che l’eco di queste frasi sugli intellettuali è “storicamente” determinata:
Frasi sinistre già sentite in passato. Un tipo così è stato nominato responsabile della comunicazione del M5S al Senato. Per costruire un nuovo mondo sembra inevitabile affidarsi ai peggiori.
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