Luigi Di Maio attacca Giovanni Favia e Il Fatto Quotidiano
di Redazione - 03/03/2014 - Il vicepresidente della Camera risponde con un post al vetriolo al consigliere emiliano che aveva chiesto la sua espulsione e si mostra deluso dalla stampa amica
«Dispiace anche che certo fango di questi ‘piccoli Fiorito’ parta (a mezzo blog) da uno dei pochi giornali ancora autorevoli in questo Paese, Il Fatto Quotidiano». Non usa mezze parole sulla sua pagina Facebook il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, uno dei più seguiti tra i rappresentanti della pattuglia del Movimento 5 Stelle in Parlamento, nel rispondere alle accuse che il consigliere regionale dell’Emilia RomagnaGiovanni Favia uno dei primi epurati da Beppe Grillo, tre giorni fa gli ha rivolto dalle pagine del Fatto Quotidiano, accusandolo di percepire 6mila euro netti al mese tra indennità base e rimborsi.
«FAVIA ROSICONE» – Il deputato accusa Favia, che per il M5S fu candidato alla presidenza in Emilia Romagna nel 2010 e fu poi espulso dal parito nel 2012 per la partecipazione ad un talk show, di essere stato protagonista delle ‘spese pazze’ in Regione per le quali è in corso un processo e, nello stesso tempo, prende di mira la stampa amica del Fatto Quotidiano, rea di dare l’opportunità allo stesso Favia di esporsi. «Lasciatemi anche dire – ha scritto il vicepresidente della Camera su Facebook dopo aver elencato i privilegi ai quali ha rinunciato negli ultimi mesi – che non accetto lezioni da uno come Favia (rosicone, consigliere regionale espulso dal M5S) che spendeva i soldi pubblici del gruppo regionale Emilia Romagna per pagare trasmissioni tv locali al fine di farsi intervistare. E che, a causa delle ‘spese pazze’ fatte, il suo ex gruppo consiliare è stato rinviato a giudizio e c’è un processo in corso. Tra le tante spese: 9000 euro di ‘cene istituzionali’ fattesi rimborsare dal gruppo».
«FAVIA PICCOLO FIORITO» – «Potrei – ha aggiunto Di Maio sul social network – continuare all’infinito per farvi capire da che pulpito viene la predica. Da Favia inoltre stiamo ancora aspettando le dimissioni da consigliere regionale che annunciò un anno fa, dopo essersi candidato con Ingroia (evidentemente dopo il pessimo risultato elettorale, si è tenuto la poltrona?). Dispiace anche che certo fango di questi ‘piccoli Fiorito’ parta (a mezzo blog) da uno dei pochi giornali ancora autorevoli in questo Paese, Il Fatto Quotidiano». L’intervento di Di Maio, che vanta su Facebook oltre 96mila fan, ha ottenuto un largo consenso e visibilità. Il suo post di risposta alle accuse di Favia pubblicate il 28 febbraio ha ottenuto in poco più di mezz’ora quasi mille condivisioni e 1.500 like. I simpatizzanti del Movimento hanno espresso nei commenti la loro «profondissima stima e fiducia». «Semplicemente onesto», scrive qualcuno.
(Fonte immagini: archivio LaPresse / Facebook)
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